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Napoli: alla Biblioteca Nazionale, in mostra “La medicina illustrata”, manoscritti di arte e scienza dal medioevo alla prima età moderna

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Fino al 5 Febbraio in mostra i manoscritti della scuola Salernitana, dai commentari di Galeno, alle opere di Ippocrate e il De medicina di Celso

Splendidi codici miniati di incredibile bellezza, ma anche di alto valore scientifico, in mostra alla Biblioteca nazionale di Napoli: immagini che testimoniano il ruolo svolto nel permette alla scienza medica di tramandarsi. Testi di grande importanza e rarità, di riferimento per la scienza medica fino all’età moderna.

La mostra su ‘La medicina illustrata. Arte e scienza dal medioevo alla prima età moderna manoscritti e libri a stampa’ della Biblioteca nazionale di Napoli si inaugura in occasione dell’apertura straordinaria dei luoghi della cultura, edizione 2022, fissata dal ministero della Cultura per oggi alle 11:30.

A presentarla al pubblico Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca nazionale di Napoli con i curatori Daniela Bacca, Teresa D’Urso, Claudia Grieco, Andrea Improta, Sandra Perriccioli. Sotto gli occhi del visitatore sfilano vere meraviglie: il famoso e rarissimo Dioscoride napoletano, i manoscritti della celebre Scuola salernitana che svolse un ruolo di primo piano nello sviluppo degli studi della medicina durante tutto il medioevo, tra questi i commentari di Galeno (c. 129-201 d.C.) alle opere di Ippocrate (c. 460-377 a.C.); ed il De medicina di Celso che è tra i testi medici prodotti a Napoli nel 400 verosimilmente realizzato per Ferrante d’Aragona duca di Calabria (c. 1455-1458).

Il percorso della mostra (aperta fino al 5 febbraio 2023) documenta gli albori della medicina e il suo progressivo sviluppo ed evidenzia l’affermarsi fin dall’antichità di una visione di cura già molto moderna che guarda all’uomo in modo completo e prende in esame il concetto di mantenersi a lungo in buona salute partendo dall’assistenza, alle cure termali e alle regole igieniche, tra le curiosità in mostra: La matricola della confraternita napoletana dell’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili. All’inizio del fascicolo, compare lo stemma dell’imperatore Carlo V, che fu tra i primi governatori della confraternita, accanto a quelli di papa Leone X e della città di Napoli. Eleganti xilografie che illustrano I benefici terapeutici delle acque termali della zona flegrea nell’edizione ampliata del De Balneis puteolanis di Pietro da Eboli e de la Cronaca di Partenope, stampate a Napoli rispettivamente nel 1507 e nel 1526.

La mostra consente di cogliere lo svilupparsi dei linguaggi artistici tra alto medioevo ed età moderna e nello stesso tempo documenta l’importanza rivestita dall’illustrazione libraria nel trasmettere la cura della salute. La mostra è organizzata dalla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con il sostegno dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e della Fondazione Bracco di Milano. Durante l’apertura straordinaria di oggi, la Biblioteca nazionale di Napoli apre al pubblico le monumentali sale del primo piano dalle 10 alle 14, con visite guidate gratuite alle sezioni ed alle collezioni librarie.

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