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Napoli 1940: il pane con la tessera

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Benvenuti all’appuntamento con la rubrica “π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚'”.Β Β 

“Se colla tessera nun se’ po’ campa’, si deve ricorrere alla borsa nera, si deve vivere con il pericolo che vai carcerato” cosΓ¬ recitava Eduardo De Filippo rivolgendosi alla moglie Amalia nella famosa commedia “Napoli milionaria”. Il grande regista e attore di teatro cosΓ¬ tratteggiava un quadro triste e angosciante della penuria alimentare che durante la seconda guerra mondiale colpΓ¬ la cittΓ  di Napoli.

I beni, specialmente il pane, furono razionati; il Comune di Napoli era preposto alla consegna delle tessere che davano diritto ad ottenere i principali prodotti di genere alimentari. Solo con la tessera detta “annonaria” si potevano ritirare nei negozi gli alimenti; compito del negoziante era quello di ritirare uno dei bollini presenti sulla tessera. Ogni carta era valida per un solo prodotto, quindi circolavano tessere per il pane, per la pasta, per l’olio.

Con l’intensificarsi della guerra e della mancanza dei prodotti alimentari, con le tessere si potevano ritirare sempre meno cibo; per questo motivo, la tessera fu soprannominata “tessera della fame”. Il pane fu l’elemento che mancava maggiormente; infatti, si passΓ² da 300 grammi al giorno per persona a 100 grammi. Inoltre la qualitΓ  era pessima in quanto i panettieri aggiungevano all’impasto crusca e mais scadente oltre al 30% di farina di bucce di patate. Ne usciva un pane scuro e insipido perchΓ© anche il sale era razionato.

Tutto ciΓ² provocΓ² a Napoli due eventi illegali: il mercato nero in cui gli alimenti si vendevano a prezzi esorbitanti e la stampa delle tessere false. Per finire, richiamando la commedia citata all’inizio, la moglie di Eduardo chiede al marito: “Come ci risaneremo dallo stress della guerra?”. Eduardo le risponde con uno dei piΓΉ grandi simboli di speranza partenopea: “Adda passΓ  ‘a nuttata”.

 

Saluti cordiali!

Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano d’Arco.Β 

 

 

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