L’opera e’ stata acquistata attraverso una campagna di crowdfunding lanciata nella scorsa primavera dall’associazione Amici di Capodimonte Ets
Domani alle 11:00 sarà presentato alla stampa il plateau in porcellana della Real Fabbrica Ferdinandea acquistato per le collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte con una campagna di crowdfunding lanciata nella primavera 2021 dall’associazione Amici di Capodimonte Ets.
Entra così nelle collezioni del museo un’opera, studiata da Angela Caròla Perrotti, grande conoscitrice della manifattura in cui è riprodotto il celebre dipinto Ercole al bivio di Annibale Carracci (1595-96), tra i capolavori della Collezione Farnese, giunto a Napoli nel 1734.
L’alta qualità tecnica e decorativa, il perfetto stato di conservazione e l’eccezionalità del soggetto raffigurato spiegano l’importanza dell’acquisto del plateau: nella ricca raccolta di porcellane del museo, infatti, non sono presenti altri oggetti su cui è ripreso un dipinto della collezione, raffigurato con tale maestria, testimonianza del perfetto dialogo tra pittura e arte decorativa.
Il plateau sarà presentato alla stampa e al pubblico dal direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e dal presidente degli Amici di Capodimonte Ets Errico di Lorenzo in un allestimento che lo pone in dialogo con lo storico dipinto di Annibale Carracci, un olio su tela del 1596 tra le prime opere realizzate da Annibale Carracci a Roma per il cardinale Odoardo Farnese, il dipinto era il centro della volta del Camerino di Ercole nel Palazzo Farnese a Campo de’ Fiori.
Tra le altre opere in mostra anche una stampa in acquaforte e bulino (mm. 694 x 261) incisa da Pietro Aquila e stampata da Gian Giacomo de Rossi, riproducente l’Ercole al Bivio e inserita in un interessante album di collezione Firmian sulle pitture di Palazzo Farnese realizzate da Annibale Carracci, custodito al Gabinetto disegni e stampe del museo, dedicato al Cardinale Odoardo Farnese e accompagnato da versi di Giovanni Pietro Bellori. In mostra anche altri tre Piatti con figure del Servizio da tavole decorato con le Antichità di fine secolo XVIII in prestito dal Museo nazionale della Ceramica Duca di Martina, donazione de Sangro, provenienti dalla Real Fabbrica della porcellana di Napoli (1771-1806). I piatti sono parte di un grande servizio con decori ‘all’antica’, il filone decorativo di maggiore successo della manifattura di porcellana ferdinandea. Le miniature nei cavetti dei tre piatti sono una rielaborazione fedele delle tre figure dell’Ercole al bivio: sono estratte dall’insieme, isolate e scontornate.