Da domani storia, archeologia e tecnologia si incontrano con oltre 100 riproduzioni di reperti della tomba di Tutankhamon, ricostruzioni scenografiche e realtà virtuale
Nella splendida cornice di Castel dell’Ovo di Napoli, storia, archeologia e tecnologia si incontrano per l’esposizione ‘Tutankhamon / Viaggio verso l’eternità’ in mostra da domani fino al 25 dicembre, organizzata da Innovation, con il patrocinio dell’assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
In vista dei cento anni dalla scoperta della tomba piu’ famosa della storia dell’egittologia, con la mostra curata da Clarissa Decembri, secondo quanto spiegano gli organizzatori, “e’ possibile immergersi in un’antica, affascinante e complessa cultura che, attraverso il mistero della vita oltre la morte, ha portato fino ai nostri giorni la conoscenza degli usi e costumi della civilta’ egizia della XVIII dinastia”.
“Dopo l’esordio negli Stati Uniti e il successo ottenuto a Firenze, prima tappa italiana – sottolinea una nota – la mostra itinerante giunge a Napoli, dove e’ possibile ammirare oltre 100 riproduzioni dei reperti piu’ importanti trovati nella tomba di Tutankhamon, realizzati a Il Cairo in collaborazione con il Ministero delle Antichita’ Egizie, tra cui il trono d’oro, il carro da guerra, i sarcofagi, i vasi canopi e la famosa maschera d’oro, ed oltre 60 reperti originali provenienti dalla collezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Nel reparto dedicato alla mummificazione il visitatore puo’ osservare e comprendere le varie fasi dell’imbalsamazione. Grazie a ricostruzioni scenografiche ed all’applicazione della realta’ virtuale, realizzata da Unsquare Life, il visitatore puo’ vivere l’emozione provata dall’archeologo Howard Carter nel novembre 1922, quando scopri’ il primo gradino di accesso alla faraonica sepoltura nella Valle dei Re, capirne i misteri e lasciarsi affascinare dal mito della maledizione del faraone. Indossando un visore e manovrando i controller, il visitatore e’ catapultato nell’ambiente ricostruito della tomba di Tutankhamon e puo’ soffermarsi sui singoli oggetti del corredo funerario”. A raccontare l’esposizione e’ Carter stesso, interpretato da Bruno Santini, il cui ologramma, presente in vari punti della mostra, e’ stato realizzato da Image Project. Per far apprezzare la mostra anche ai piu’ piccoli, e’ stato strutturato un percorso ad hoc per bambini e ragazzi con didascalie e supporti visivi mirati.