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Miano: in centinaia ai funerali del giovane calciatore ucciso. Il parroco grida “Basta Sangue”

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copyright foto di Fabio Sasso agenzia FPA www.flashpressagency.com

Napoli – Sono appena le 10 del mattino a Miano, è già gremita la chiesa Sant’,Alfonso Maria de’ Liguori e San Gerardo di via Vincenzo Ianfolla.

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Un dolore implacabile quello della famiglia e degli amici di Raffaele Perinelli, riuniti questa mattina per dare l’ultimo saluto al ragazzo scomparso a soli 21 anni. Una vita strappata via all’improvviso, una perdita prematura che ha lasciato amici e parenti senza fiato e con un unico appello: giustizia.

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La madre di Raffaele infatti, insieme alla figlia Francesca e al resto della famiglia, fa appello ai giudici affinché non siano clementi con Alfredo Galasso, 31 anni, l’uomo che lo scorso sabato uccise Perinelli con una coltellata al cuore. All’esterno della parrocchia gli amici hanno esposto uno striscione in ricordo di Lello: «Ti hanno strappato da dentro a noi, non ti strapperanno da dentro di noi. Perix vive!».

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Ma quello che più ha colpito i centinaia di giovani donne ed anche bambini accorsi per dare l’ultimo saluto al giovane promessa del calcio, è stato il parroco con la sua omelia. Ha gridato a tutti,  “Basta violenza sulle strade di Miano. Vogliamo istruzione, scuole aperte e non abbandonate. Vogliamo riscatto per i giovani di questo quartiere, che non devono più utilizzare i coltelli per futili motivi.

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Giovani, studiate. Non perdete tempo in strada o ad aspettare quei pochi soldi provenienti da loschi affari. Lello non si è sporcato di sangue, ma ha ricevuto la violenza. Quello che è accaduto Lello non deve accadere più!!! Basta sangue in questo quartiere. La giustizia non è vendetta, ma affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Lello era in giovane sano, che andava a lavorare e giocava a calcio. La mamma ha dimostrato che se si vuole ci si può prendere cura dei propri figli. Mamme, prendetevi cura dei vostri figli”. Applausi fragorosi della gente in chiesa, la nonna è stata colta da un malore.

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