Napoli – Con il campionato italiano ai box, fari puntati sul calciomercato al via il 4 gennaio.C’è chi lo chiama “mercato di riparazione”; non è così per il Napoli, reduce da una grandissima prima parte di stagione con il secondo posto in campionato e la doppia qualificazione in Europa League e Coppa Italia.
Ma allora perché ricorrere al mercato?
La risposte sono molteplici: gli azzurri, lucidi e reattivi fino ad inizio dicembre, sono apparsi in calo nelle ultime uscite, fisicamente e mentalmente; in campionato è da registrare la risalita della Juve, la ripresa della Roma e le conferme di Fiorentina ed Inter; la Coppa Italia presenta l’Inter, l’Europa League il Villarreal con scarse possibilità di turn over; Sarri non si fida di tutti gli uomini a disposizione.
Ecco perché guardare con interesse al mercato.
Si fanno i soliti nomi di Maksimovic, Tonelli e Soriano; ci sono le “tentazioni” Lavezzi e Fabregas; si parla di Immbile.
Ma, al di là dei nomi, ecco cosa serve al Napoli.
Un difensore centrale occorre come il pane: Sarri mostra di contare su Albiol, Koulibaly e Chiriches mentre non considera Henrique, dato in partenza; in pratica il Napoli ha gli uomini contati.
Per la retroguardia il profilo adatto è quello di un calciatore che già conosce schemi e meccanismi del mister, un difensore pronto subito, senza necessità di lunghi tempi di “adattamento”.
Rispondono al profilo Rugani, Tonelli e Barba, tutti ragazzi che Sarri ha già allenato e che potrebbero tranquillamente dare il cambio ai difensori già in rosa.
Serve inoltre una mezzala, un vice-Hamsik che non può giocare ad alti livelli tutte le partite: ottimi per il ruolo Zielinsky e Soriano, sicuramente non incedibili e conoscitori del calcio italiano.
Infine va fatto un innesto in fase offensiva: non tanto un vice-Higuain, ruolo che può essere ricoperto da Gabbiadini o Callejon in quelle poche partite che non giocherà il “Pipita”, bensì una mezza-punta che giochi a destra.
A sinistra il Napoli con Insigne e Mertens non ha difficoltà a saltare l’uomo, creando superiorità numerica; a destra un uomo così non c’è.
Sicuramente Callejon è un ottimo elemento nei big match, dove occorre congiuntamente la fase offensiva e quella difensiva; ma nelle gare con le “piccole”, con le difese chiuse, serve anche a destra un calciatore in grado di saltare l’uomo.
Questo deve essere il mercato del Napoli: non grandi nomi, ma calciatori utili e pronti, accompagnati da un maggior impiego di chi gioca meno.
E’questa dunque la ricetta per puntare al massimo su tutti i fronti, impresa difficile ma non impossibile; e questa la ricetta per provare il “triplete”
di Mario Civitaquale