Medici veterinari dell’Asl di Caserta aggrediti a colpi di bastone
L’Ordine: “Non permetteremo che la violenza e l’intimidazione ostacolino il nostro impegno professionale”
FNOVI, nello stigmatizzare l’ennesimo episodio di violenza, ha informato di aver tradotto in azione l’impegno (https://www.fnovi.it/node/51291) assunto di chiedere con urgenza un intervento legislativo mirato da parte del Governo sulle previsioni del Decreto-legge 1° ottobre 2024, n. 137.
Roma, 14 marzo 2025. Celebrazione alquanto particolare quella che è stata riservata ai due medici veterinari dell’Asl che, lo scorso 12 marzo, sono stati aggrediti ad Alvignano. A prenderli a bastonate una coppia proprietaria di due pitbull, ripetutamente segnalati per continue fughe con aggressioni ai danni di altri o animali o persone. Una squadra composta da due Medici Veterinari dell’ASL Caserta, due accalappiacani e funzionari della Polizia Municipale si è recata presso un’abitazione privata sita in Alvignano per dare seguito ad una Ordinanza Sindacale che imponeva l’allontanamento temporaneo di due pitbull detenuti da una coppia già nota alle forze dell’ordine. I cani infatti spesso uscivano dall’abitazione aggredendo e terrorizzando persone e cani per cui il Sindaco di concerto con i Servizi Veterinari aveva imposto la costruzione di idoneo recinto per il loro contenimento.
Durante l’operazione, la proprietaria dei cani si è improvvisamente scagliata contro uno dei due medici veterinari colpendolo ripetutamente con un bastone di legnoprovocandogli numerose ecchimosi ed un versamento sull’omero come refertato dall’ospedale cui il professionista è stato costretto a ricorrere. I cani sono stati comunque sequestrati da un’altra squadra giunta successivamente ai fatti e saranno restituiti quando le condizioni per la loro detenzione daranno sufficienti garanzie per la tutela della salute pubblica.
Intervenendo in argomento, il Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Caserta, Sante Roperto, ha dichiarato “A nome di tutto il Consiglio Direttivo esprimo ferma condanna per la vile aggressione subita dai colleghi medici veterinari aggrediti ieri ad Alvignano durante un controllo ufficiale. Questo episodio di violenza, ironia della sorte accaduto il 12 marzo nella Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari, rappresenta un attacco intollerabile all’intera comunità veterinaria e agli sforzi profusi nella tutela della salute pubblica e animale. Esprimiamo la nostra più sentita solidarietà ai colleghi aggrediti, assicurando loro il pieno supporto dell’Ordine. Non permetteremo che la violenza e l’intimidazione ostacolino il nostro impegno professionale e la nostra missione a servizio della comunità”.
“La Direzione Strategica dell’Asl di Caserta, diretta da Amedeo Blasotti, esprime tutta la propria solidarietà ai Medici Veterinari, vittime dell’ennesima aggressione e comunica che si costituirà parte civile qualora ci saranno risvolti di ordine legale”, è il commento arrivato a cura dell’Asl di Caserta.
FNOVI, nello stigmatizzare l’ennesimo episodio di violenza, ha informato di aver tradotto in azione l’impegno (https://www.fnovi.it/node/51291) assunto di chiedere con urgenza un intervento legislativo mirato da parte del Governo sulle previsioni del Decreto-legge 1° ottobre 2024, n. 137. Proprio in occasione della celebrazione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari, la Federazione si è rivolta al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, al Sen. Francesco Zaffini, 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), ed all’ On. Ugo Cappellacci, XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, al fine di sensibilizzarli circa l’esigenza di realizzare un intervento legislativo mirato sulle previsioni normative vigenti così che, rafforzando le misure di prevenzione della violenza per chi lavora in contesti territoriali tra i più disparati, possano divenire uno strumento maggiormente idoneo a tutelare i medici veterinari.
Le importanti modifiche apportate al codice penale e al codice di procedura penale che puniscono gli episodi di violenza che si realizzano “all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private” (art. 635 c.p. nonché art. 382-bis, comma 1-bis, c.p.p.) non sembrano sufficientemente adeguate – a parere di FNOVI – a tutelare i medici veterinari spesso impegnati in situazioni pericolose in altri contesti, perché al cospetto di allevatori, di imprenditori rispetto ai quali diventa necessario prendere dei provvedimenti, rilevare sanzioni, fare dei blocchi sanitari e sequestri che sono idonei ad inficiare sensibilmente le loro economie.
I medici veterinari per la loro peculiare situazione di esercizio di funzioni dislocate sul territorio, in aziende private e spesso in realtà rurali isolate – corrono rischi che non possono più essere sottovalutati.