Roma – Carlo Cottarelliha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare un nuovo governo. Ieri è saltato il governo M5S-Lega dopo il veto di Mattarella sull’incarico di ministro dell’Economia a Paolo Savona. Il leader della Lega, Matteo Salvini, intanto avverte Silvio Berlusconi: se lo vota addio alleanza. Ma Forza Italia annuncia: non daremo la fiducia. Sì invece del Pd. Lo spread vola oltre quota 220, Borsa in calo.
Cottarelli. «Ho accettato l’incarico di formare un governo come mi ha chiesto il presidente della Repubblica. Sono molto onorato come italiano di questo incarico e naturalmente ce la metterò tutta», ha detto Cottarelli al termine del colloquio con Mattarella dopo avere accettato con riserva l’incarico di formare il governo. «Il presidente mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti il Paese a nuove elezioni», ha aggiunto. «Mi presenterò con programma che in caso di fiducia includa l’approvazione della legge bilancio e poi preveda lo scioglimento del Parlamento e elezioni nel 2019».
«Negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread è aumentato, tuttavia l’economia italiana è in crescita e i conti pubblici rimangono sotto controllo. Un governo da me guidato assicurerebbe una gestione prudente dei nostri conti publici», ha proseguito il premie incaricato. «Il governo manterrebbe una neutralità completa rispetto al dibattito elettorale. Mi impegno a non candidarmi e chiederò lo stesso impegno a tutti i membri del futuro governo», ha proseguito.
«Il parlamento attuale dice in maniera chiarissima che il governo di Cottarelli non avrà mai i numeri per avere la maggioranza in Parlamento. Forza Italia e tutto il centrodestra non darà i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi è un governo che nasce già minoritario». Lo afferma Giorgio Mulè. portavoce dei gruppi di Fi alla Camera e al Senato ai microfoni di radio ‘6 su radio 1’.
«Questa è una situazione delicata. Faccio fatica a immaginare una legislatura che vada avanti. Ora bisogna dare una mano al presidente Mattarella. Noi del Pd dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti. Abbiamo tutte le condizioni per fare bene». Lo dice Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, su Rai Radio 1. E a una domanda sulla fiducia a Carlo Cottarelli, risponde: «Voteremo sì».
La richiesta di impeachment per il presidente Mattarella «la presenteremo appena possibile», in base ai tempi tecnici. Ci stiamo riunendo per decidere», ha detto oggi il grillino Manlio Di Stefano secondo cui «da parte di Mattarella c’è stata una ingerenza politica bella e buona».
Salvini. «Se Berlusconi vota il governo Cottarelli addio alleanza: la nota di ieri era la stessa di Renzi, del Pd», ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini, segretario della Lega, a Radio Capital. «Noi con i Cinque stelle alle elezioni? Vedremo, valuteremo sui progetti. Ma vorrei sapere che fa Berlusconi. Savona? Non uso il suo nome a vanvera ma abbiamo trovato una persona che se volesse potrebbe essere con noi», ha continuato. «Ora si parte dal lavoro che abbiamo fatto assieme», ha aggiunto.
«Cottarelli non lo conosco, ho letto in questi giorni che tutto quello che proponevamo secondo lui non andava bene. Ho letto il suo curriculum, è il perfetto rappresentante della finanza e dei poteri forti che hanno fermato la nascita del governo del cambiamento per cui auguri a lui ma soprattutto agli italiani», ha poi aggiunto il leader della Lega.
«Mi interessa capire che fa il Presidente della Repubblica, Cottarelli chi lo vota? Non ha dato l’incarico al centrodestra perché non aveva i voti e ora arriva il signor Cottarelli senza i voti? Mi sembra una forzatura», ha detto ancora Salvini. «Non è vero che volevamo andare alle urne: il trattamento e le calunnie che ho sentito in tv non ha precedenti. Questo governo aveva contro tutti, giornali, radio e tv. Fantasie: noi e 5S abbiamo lavorato assieme», ha sostenuto ancora Salvini.
«Giorgetti? Savona era il meglio non leghista, non grillino, che ci avrebbe garantito grandi risultati in Europa, nessun altro avrebbe avuto lo stesso successo. Giorgetti non avrebbe avuto lo stesso peso in Europa, lo sa lui e lo so io», ha insistito il capo della Lega. «Savona sarebbe stato un perno attorno al quale costruire il governo», ha aggiunto.
«Io le cose le faccio se ho elementi concreti: al momento non li ho, devo vedere, devo studiare». Così Salvini ha risposto infine sull’ipotesi di impeachment contro Mattarella. Quanto alla paventata manifestazione su Roma, ha aggiunto: «Nessuno pensa a una marcia su Roma».