Nel richiamare le istituzioni locali “so che da lunedì si è rivista, dopo tanti mesi di assenza, la presenza dei vigili fuori ai plessi scolastici ma questo non basta – proseguendo – come ha sollecitato Mons. Antonio Di Donna «FACCIAMO PRESTO». Acerra è ormai una città allo sbando dove l’amoralità istituzionalizzata e il disgregamento comunitario portato scientemente avanti negli anni, ha prodotto l’odierna situazione.”
Ha concluso “se non si interviene a ricucire queste ferite Acerra sarà una città persa; per questo, per dare un segnale forte della presenza delle istituzioni sul territorio ho suggerito al Ministero di utilizzare i beni confiscati alla criminalità a supporto delle forze di polizia presenti sul territorio anziché edifici scolastici come vorrebbe l’attuale maggioranza del governo cittadino – chiosando – come ho ribadito tempo fa la scuola è il primo presidio di legalità. C’è bisogno di più scuola, più sicurezza, più comunità”.