NAPOLI. Incontriamo il sindaco nel suo ufficio a Palazzo San Giacomo, gli abbiamo posto alcuni quesiti inerenti la città di Napoli.
La sospensione e la legge Severino, ad oggi che significato hanno per lei?
Mi era stato chiesto di dimettermi per la condanna che gravava su di me, ho sempre creduto nella giustizia e lotto per essa, una legge è tale e va applicata , ma è chiaro che la norma in questione va revisionata in alcuni punti in quanto produce degli effetti retroattivi.
Alla stregua della città di Roma, che a breve istituirà una zona ad hoc per le operatrici del sesso, qual è la sua considerazione a riguardo e soprattutto Napoli sarebbe pronta ad un tale esperimento?
Credo che la proposta del sindaco di Roma non debba essere letta in chiave di esperimento. L’Italia è un paese che fa parte dell’Unione Europea, come tale deve prendere esempio da altre nazioni.
Un quartiere a luci rosse lo si trova in Belgio, Olanda, Francia,servirebbe a regolarizzare la posizione di persone che sono invece alla mercè della criminalità organizzata ed al mantenimento dell’ordine pubblico stradale, per Napoli potrebbe essere una sfida che la porterebbe ad equipararsi alle grandi città europee.
La realizzazione dell’impianto di compostaggio a Scampia. Quali i vantaggi e gli svantaggi per il quartiere e per la città?
A mio avviso non c’è nessun tipo di svantaggio anzi al contrario, si tratta di una svolta definitiva per una rivoluzione ambientale a tutela del territorio e della salute pubblica. L’amministrazione è sempre stata contraria ai progetti di discariche ed inceneritori, l’obiettivo è quello di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata e finalmente abbattere qual luogo comune di differenza tra periferia e centro città, a Scampia non si getteranno i rifiuti, ma li si riciclerà.
La bufera al Mercadante, sul fatto indaga la Procura della Repubblica, qual è invece l’impegno del Comune affinché si istituisca il teatro Nazionale e la scuola ad esso annessa?
Il nostro impegno è quello di garantire ai cittadini la fruizione dell’arte e della cultura, con la creazione del Teatro Stabile puntiamo a dare spazio a persone preparate attraverso un sistema di selezione che sia trasparente, puntiamo all’istituzione di una scuola da poter intitolare a Luca De Filippo, ma l’interesse è relativo a curare nei dettagli le attività per far sì che come per il Mercadante lo sia per tutti gli altri teatri della città.
Il Comune diffida il Presidente della Regione Campania e la Fondazione del Banco di Napoli, è forte la voglia di restituire alla città l’area dell’ex Nato di Bagnoli?
Quello dell’amministrazione comunale è stato un atto formale, l’area puo’ offrire grandi opportunità di aggregazione ai napoletani, un luogo della musica, dell’arte, della creatività, dove possano accedervi bambini, giovani, famiglie ed anziani. L’inerzia della Regione è gravissima in quanto oltre a bloccare la possibilità di utilizzare quell’area, sta causando anche un danno patrimoniale alla Fondazione che aiuta i bambini disagiati della città, visto il mancato sostegno economico dovuto all’inutilizzo dell’area.
All’inizio del suo mandato ha visto avanzare da alcuni operatori russi una proposta di acquisto di uno dei simboli artistici ed architettonici della città, il Maschio Angioino.
Ci ricorda quel momento?
Non solo il Maschio Angioino, ma anche il Castel dell’Ovo, era un momento di forte crisi finanziaria ereditata ed alcuni imprenditori si fecero avanti proponendomi l’affare, avrei potuto risanare i conti facilmente, ma avrei abdicato al mio ruolo, mi sarei sentito il protagonista del famoso film di Totò in cui lo stesso vende la fontana di Trevi.