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Lotta ai murale della camorra: Borrelli (Europa Verde),chiede la rimozione e viene minacciato

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Borrelli: “E’ il segno che siamo sulla strada giusta per estirpare questo male. In città per ogni dieci ‘omaggi’ ai camorristi ce n’è uno solo per le vittime innocenti”

“Ci è stato segnalato, nel quartiere Miano,  l’ennesimo murale stavolta dedicato alla memoria di Vincenzo Di Napoli, un giovane del rione Don Guanella ucciso a 17 anni da sicari appartenenti alla sua stessa famiglia camorristica. Secondo le accuse Di Napoli, che faceva parte della batteria di fuoco del clan Lo Russo, era colpevole assieme ad altri, della morte del povero Genny Cesarano, rimasto ucciso da un proiettile vagante durante una stesa al Rione Sanità, ed è stato messo a tacere per paura che denunciasse i suoi complici. Il murale va rimosso al più presto, perché è l’emblema della Napoli peggiore, quella dei camorristi, dei farabutti e di criminali senza scrupoli. Ho sollecitato l’intervento del Comune di Napoli e del Prefetto, Marco Valentini, per la rimozione del  murale, un altro inno alla malavita, l’ennesimo scempio compiuto ai danni della nostra città”.  Lo ha dichiarato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che da tempo sta portando avanti la battaglia per l’abbattimento di edicole votive e la cancellazione di murale dedicati a esponenti di clan camorristici che nelle ultime 24 ore ha ricevuto nuove minacce di morte per la campagna che sta conducendo contro i simboli della camorra.

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“Nelle ultime ore sono comparsi in diversi punti della città anche adesivi offensivi attaccati abusivamente raffiguranti la mia faccia coperta da un simbolo di divieto. E’ il segno che stiamo sulla strada giusta per estirpare questo male  – prosegue Borrelli – e non ci lasceremo intimidire dalle nuove minacce di morte arrivate anche dopo la rimozione disposta dalla Prefettura di Napoli, assistita dall’amministrazione comunale e dalle Forze dell’ordine, del murale di Cercola realizzato sul muro perimetrale di una scuola pubblica, dedicato a un pregiudicato ucciso nel  2012, e di altre edicole votive e opere murarie in diverse parti della città. Ho deciso per questo di sporgere denuncia sia per le nuove minacce che per l’affissione degli adesivi”.

“Gli altarini e i murale dei clan hanno ormai fagocitato tutta la città – conclude il consigliere di Europa Verde.  Ad oggi riscontriamo una situazione davvero inquietante, per ogni 10 omaggi dedicati a persone provenienti da ambienti malavitosi ce n’è solo 1 per le vittime di camorra o per gli eroi della nostra terra. Bisogna procedere ad abbattimenti e rimozioni di questi tributi alla criminalità, perché la battaglia per la legalità passa anche da qui. Invitiamo chiunque a inviarci segnalazioni su nuovi murale o altarini, c’è una Napoli che si ribella all’oppressione dei violenti e noi saremo sempre dalla loro parte”.

 

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