di Mario Civitaquale
Napoli Italia in miniatura è un parco tematico dell’Emilia-Romagna, fondato nel 1970 da Ivo Rambaldi che ospita circa trecento riproduzioni in scala di monumenti, chiese, palazzi e piazze italiane e immersa in un paesaggio naturale anch’esso in miniatura.
Ma per vedere l’Italia in miniatura o in scala ridotta non è stato necessario recarsi in Emilia. E’bastato sintonizzarsi su Rai Uno venerdì sera, dove la “piccola Italia” veniva sconfitta da una Svezia poco più forte del Chievo.
Gli uomini di Ventura, dopo la debacle in Spagna e le pessime prestazioni contro Macedonia e Albania, sono riusciti a fallire anche il match più importante, quello di andata del play off di accesso ai Mondiali.
Percorso ora in salita, considerato che a Milano lunedì servirà battere gli svedesi con due gol di scarto, onde evitare una vergognosa e clamorosa assenza a “Russia 2018”.
Magari Vialli, Mancini, Vieri, Del Piero, Totti, Maldini, Pirlo, Cannavaro nel leggere “percorso in salita”, rideranno, considerando la modestia di questa Svezia. Ma con questa Italia è la pura verità.
Due i problemi.
Una difesa che, sebbene nei nomi è quella della grande Juve e della strepitosa Italia di Euro 2016, ad oggi fa acqua da tutte le parti. I tre migliori difensori italiani contro la Svezia erano sempre in difficoltà o colpevole ritardo.
A ciò si aggiunga il secondo, più grande problema: Giampiero Ventura.
Con tutto il rispetto per la storia del tecnico e la serietà della persona, delle due l’una: o la squadra non lo segue o lui ci ha capito poco. L’Italia non ha né un gioco né un modulo definiti ed, in ogni partita, copre malissimo il campo.
Vero che un CT rispetto ad un allenatore di club ha poco tempo per far assimilare ai ragazzi le sue idee.
Ma è anche vero che basterebbe mettere quantomeno i calciatori in condizione di rendere, semplicemente nel loro ruolo.
Che senso ha giocare con Immobile e Belotti, praticamente uguali? Che senso ha far giocare Parolo e Verratti così avanzati? Che senso ha far spompare Candreva così? E ancora che senso ha lasciare fuori Insigne e Jorginho, i due calciatori più in forma della capolista della Serie A.
Inoltre, se in Italia tutte le grandi squadre giocano a tre davanti, col centravanti e le due ali, se hai in rosa gli uomini per quel modulo, perché ostinarsi con l’obsoleto 3-5-2 o il suicida 4-2-4?
Questa Svezia si può battere anche 5-0 con il San Siro pieno e la qualità della rosa azzurra ma tutti i convocati e in primis Ve