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Le bellezze di PARTHENOPE

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Benvenuti al primo appuntamento con laΒ  rubrica π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚’.

Β«Nel centro di un delizioso cratere in Campania, che dal capo di Minerva si stende sino al capo di Miseno, e racchiude nella sua circonferenza da Levante Sorrento, Stabiae, Pompei ed Ercolano, e da Ponente Pozzuoli, Baia e Miseno, Γ¨ situata la nobilissima cittΓ  di Napoli, famosa capitale del Regno. Fan corona a questo seno l’isola di Capri resa un dΓ¬ famosa dal soggiorno di Tiberio. Il monte Vesuvio colla sua figura piramidale ed imponente sembra dar leggi a tutte queste cittΓ , ed isole vicine, ora spaventandole colle sue fiamme, e colle sue lave, ed ora calmandole con la sua taciturnita’ e colla lunga quiete.Β 

Napoli che siede nel centro in forma d’anfiteatro sul pendio di verdeggianti e ridenti colline, vede ad un colpo d’occhio tutto questo spettacolo dell’incantatrice natura; onde sembra, che non ha torto la veneranda antichitΓ  avesse a lei data per fondatrice una Sirena, per di notare le sue delizie, i suoi piaceri, la sua amenitΓ , e tutte quelle originali bellezze, di cui qui fa pompa la prodiga naturaΒ».

CosΓ¬ lo storico abruzzese Domenico Romanelli definisce la cittΓ  di Napoli nel suo libro “Napoli antica e moderna” del 1815.Β 

Romanelli svolse l’attivitΓ  di bibliotecario a Napoli e pubblicΓ² diversi articoli e saggi sulle sue ricerche bibliografiche, storiche ed archeologiche, fra cui Scoverte patrie di cittΓ  distrutte, e di altre antichitΓ  nella regione Frentana (1809) e Antica topografia istorica del regno di Napoli (1818).

Saluti cordiali!

Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano d’Arco.Β 

 

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