di Mario Civitaquale
Napoli Altra grandissima vittoria del Napoli. Altra rimonta, questa volta pazzesca. Altra risposta a chi criticava ferocemente.
Nel giro di 8 giorni battute in rimonta Lazio e il Milan,due squadre considerate da molti alla pari del Napoli. Un’eresia.
Ma la vittoria sui rossoneri conferma un altro assunto del presidente: il top player è Ancelotti.
Troppo facilmente ci si è dimenticati che il Napoli ha preso uno dei tecnici più vincenti del mondo. E ieri ha dimostrato perché.
Innanzitutto la scelta degli uomini.
Mai ha considerato il dualismo tra Milik e Mertens. Per lui il centravanti titolare è il polacco.Ed ha avuto ragione, viste le due ottime prestazioni di Milik.
Carletto inoltre ha scelto che il titolare mediano sinistro sia Zielinski, che ha praticamente saltato il precampionato.Ed ha avuto ragione,qualità e quantità.
Infine Ancelotti ha voluto fortemente tenere Luperto, in primis come alternativa al terzino sinistro.Ed ha avuto ragione. Col Milan, da subentrato, ha avuto un impatto incredibile, fermando ogni discesa avversaria e strappando applausi.
Ma Ancelotti ha vinto anche nei cambi, passando all’occorrenza dal 4-3-3 al 4-2-4 (con Mertens per Hamsik) e poi al 4-4-2 (con Diawara centrale e Callejon e Insigne esterni di centrocampo), variando uomini e posizioni.
Eccolo il top player.
Resta da registrare la difesa e resta da capire se Hamsik può fare quel ruolo, dal momento che davanti la difesa o gioca un interdittore dai piedi buoni o un regista che magari non copre ma illumina a destra e manca, alla Pirlo o Pjanic.
E Marek ad oggi non è né l’uno né l’altro. E per qualche lancio buono non vale la pena scoprire così la linea difensiva.
Ma Ancelotti è un top player. E dargli una squadra da 91 punti non può che produrre grandi risultati.
Link fotoreportage della partita
Napoli vince contro il Milan a San Paolo