di Mario Civitaquale
Napoli Se si digita su qualsiasi motore di ricerca “La scelta” vengono fuori numerosi romanzi e film, italiani e non.
Nulla associato al Calcio Napoli.
E d’altronde non può che essere così. Perché guai a dirlo ad alta voce. Sarebbe sacrilego, offensivo. Ma vero.
Soprattutto dopo Napoli-Lipsia e Napoli-Spal
Il Napoli, consapevolmente, unitariamente e viene da dire oggettivamente, ha fatto quest’anno una scelta.
Puntare tutto sul campionato.
La Champions non è stata affrontata da Napoli vero.
Certo il cammino è stato compromesso dalla sconfitta in Ucraina. Certo beccare il Manchester City nelle due partite centrali ha inciso, decidendo la qualificazione a favore dello Shakhtar. Ma raramente si è visto il Napoli da campionato, con grinta e voglia di vincere.
Stesso discorso per la Coppa Italia, affrontata quasi come un torneo amichevole. L’Atalanta ha dimostrato in questo biennio di essere osso duro. Ma il Napoli che fa il Napoli non avrebbe avuto problemi a passare il turno.
Infine, stesso copione con l’Europa League. Primo turno della seconda competizione europea e azzurri con un piede e mezzo fuori, dopo la sconfitta 3-1 al San Paolo per opera dell’organizzato Lipsia.
Qui la scelta è stata lampante.
Si perché mentre la Champions il Napoli non l’avrebbe comunque vinta, mentre la Coppa Italia è una mera consolazione per le squadre senza obiettivi importanti, l’Europa League poteva essere un obiettivo prestigioso e fattibile.
Il Napoli era tra le favorite per la vittoria finale.
E invece ha scelto il campionato. Si perché il Lipsia che oscilla tra il secondo e terzo posto del campionato tedesco, squadra strutturata e organizzata, non si affronta con quell’atteggiamento. Né di chi ha giocato, né di chi è subentrato.
Napoli scialbo, quasi fuori dalla partita, mai veramente convinto.
Attenzione il miracolo a Lipsia è possibile, ma realisticamente gli azzurri sono fuori.
Ebbene, la scelta sembra ampiamente condivisibile.
E’oggettivo che la coperta sia cortissima. Gli infortuni di Ghoulam, Milik, Albiol, e Chirches, unitamente al fatto che Maksimovic, Giaccherini e Ounas non hanno mai convinto Sarri, hanno portato la rosa azzurra ad essere veramente limitata.
E allora giusto puntare a quella competizione la cui vittoria è probabilmente la più desiderata dentro e fuori l’ambiente Napoli.
E non lo dicono solo le scelte di mercato e quelle dell’allenatore. Ne è testimonianza l’abisso che c’è tra l’atteggiamento del Napoli di campionato e quello di Coppa.
E né è ulteriore conferma il tifo napoletano.
Il San Paolo è sempre caldo e non smette mai di supportare gli azzurri. Ma le partite di campionato fanno registrare più spettatori di quelle di Coppa.
E d’altronde anche il nuovo splendido coro dei supporters partenopei nasce proprio dalle performance in campionato. Sono le note di “…Napoli