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La Mostra d’Oltremare non si tocca

1863

dell’Arch. Ciro Totaro

Napoli – Sdegno nel mondo accademico e tra i cittadini per l’ennesimo colpo che si vuole sferrare alla nostra città.

Il fatto riguarda l’organizzazione delle Universiadi, che, dopo la rinuncia di Brasilia, è stata assegnata a Napoli.

 

Dal momento che non si è riusciti a proporre un programma minimamente accettabile, è stata avanzata la folcloristica quanto improbabile proposta di sistemare gli oltre 10.000 tra atleti ed operatori, sulle navi da crociera della MSC. Ipotesi “naufragata”, ufficialmente per eccezioni sollevate dall’ANAC, ma, più verosimilmente, per evidenti difficoltà logistiche (misure di sicurezza antiterrorismo, spostamento quotidiano degli atleti), ed ecco che la fantasia dei nostri amministratori, produce il “villaggio dei container”: 7.200 atleti stipati in 2.500 casette-container all’interno della Mostra D’Oltremare.

 

 

Dal 1952, con l’inaugurazione da parte delpresidente della repubblica Luigi Einaudi della mostra intitolata “Mostra Triennale del Lavoro Italiano nel Mondo”, il complesso ha subito alterne vicende, che hanno visto cadere nel degrado ed abbandono, alcuni piccoli gioielli dell’architettura napoletana, quali il Padiglione America Latina, la Torre delle Nazioni, il Teatro Mediterraneo, il Cubo d’Oro, la Piscina Olimpica.

I giovani architetti dell’epoca si cimentarono nella realizzazione di questa futuristica rappresentazione, come C. Cocchia, G. De Luca, M. Capobianco, B. La Padua, G. Macedonio, A. Sbriciolo e L. Piccinato, autore di uno “storico” Piano Regolatore della città, il piano che tante anticipazioni conteneva e visioni davvero illuminanti.

 

Lentamente, la Md’O, negli ultimi anni, sta tentando faticosamente di riprendersi lo spazio che merita, non solo all’interno della Città, ma nell’ambito nazionale ed internazionale.

La scelta operata dall’amministrazione comunale, di quel luogo come un “…luogo delle emergenze…”, violandolo in “…immagine ed identità…” oltre a testimoniare una incapacità di fondo nel saper fronteggiare adeguatamente le sfide che si presentano, rischia di gettare nell’oblio un grande esempio dell’architettura contemporanea italiana.

 

#LaMostraDOltremareNONSITOCCA

 

 

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