NAPOLI. I finanzieri di Napoli hanno bloccato un carico di 18 tonnellate circa di sigarette di contrabbando tra il capoluogo partenopeo e Caserta, il tutto ben sistemato in casse contenenti pentole a pressione e condizionatori d’aria.
Il commercio illegale del tabacco torna fortermente in auge nell’ultimo periodo dopo un momento in cui sembrava che la criminalità organizzata avesse accantonato l’affare.
Il business si ripropone prepotentemente alla ribalta a Napoli visto che in passato un tale quantitativo non veniva sequestrato neanche nell’arco di un anno.
Tutti i diciottomila chilogrammi di “bionde” sono di marca “Manchester”. Le prime otto tonnellate, disposte in 803 casse, erano in un container trasportato da un tir e fermato dai finanzieri a Villa Literno.
Per ingannare le forze dell’ordine,il carico illegale era stato occultato tra il materiale necessario alla realizzazione di impianti di climatizzazione. Il conducente è stato denunciato ed il destinatario della spedizione arrestato.
L’esame della documentazione ufficiale di accompagnamento del carico, ha consentito alle fiamme gialle di risalire ai dati identificativi di un container che si trovava ancora all’interno del Porto di Napoli.
L’ispezione di questo secondo container, fatta con L’Autorità doganale e con il supporto dei finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Napoli, ha consentito di individuare e sequestrare altre 950 casse di sigarette per un totale di oltre 9,5 tonnellate, nascoste tra pentole a pressione.