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La cocktail list di Staj è un inno all’oriente: grande protagonista il Tè Matcha

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NAPOLI – Non in tazza, né caldo, ma in versione cocktail. Il tè matcha detta tendenza nella mixology. A Napoli il primo noodle bar Staj, inaugurato lo scorso giugno, propone una cocktail list che strizza l’occhio all’Oriente e dove il pregiato tè verde giapponese in polvere, dalla potente azione antiossidante, è protagonista. Il matcha tea, ottenuto dalle foglie della pianta cotte al vapore, asciugate e ridotte in polvere finissima, è considerato infatti un vero e proprio elisir di salute, ricco di antiossidanti, polifenoli e diversi aminoacidi, capaci di disintossicare in maniera naturale l’organismo, stimolare energia e concentrazione. La polvere, color verde smeraldo, fine e profumata del matcha –ricca di vitamine, sali minerali, clorofilla e carotene – dal sapore molto particolare, dolce che ricorda le alghe e gli spinaci, viene accuratamente dosata dalla bar lady di Staj, Oriana Esposito, per realizzare tre tipi di drink: il Matcha Mule, realizzato con vodka e polvere di matcha tea, succo di lime, e ginger beer; il Matcha Highball con whisky, succo limone, sciroppo agave, polvere di matcha e seltz; il Ritual Matcha Cocktail  preparato con gin, matcha tea, prosecco, lime, zucchero. Il rito del tè e il fascino di questa bevanda millenaria si rinnovano dunque nel bicchiere a colpi di shaker e nuovi abbinamenti. Il Matcha mule, ad esempio, fresco ed energizzante, si abbina al singolare piatto del takoyaki, tipico streetfood giapponese composto da polpo in pastella, mayo al wasabi, takoyaki sauce e katuobushi. Il Matcha Highball, a base di whisky giapponese, è adatto al soba freddo, dove cipollotto, alga nori, miso e sesamo regalano un gusto fresco e deciso. Il Ritual matcha cocktail, adatto a piatti di pesce, è proposto in abbinamento al bao bun con salmone marinato, mayo piccante, pomodorino semidry e sesamo. La drink list di Staj propone anche altri cocktail tipici della tradizione orientale: il celebre Singapore Sling, nato come “bevanda rosa per le signore” – che ai primi del Novecento non potevano bere alcolici in pubblico – e  unico vero drink asiatico riconosciuto IBA, realizzato mixando gin, cherry brady, triple sec, succo ananas, granatina, limone e angostura, dai toni dolci e fruttati è adatto per l’apertura o  chiusura della cena; lo Shanghai star realizzato con vodka, star fruit, basilico, succo di limone e passion fruit, dai profumi freschi e fruttati, con toni acidi adatto al bao bun con polpo arrostito, maionese al tartufo estivo, insalata riccia e zenzero candito; il Kaoru lavanda, realizzato unendo liquore al sambuco, sake, gin, succo di lime, sciroppo di lavanda e cetriolo proposto in abbinamento con il kimchi rice, riso saltato con kimchi, uovo al tegamino ed erba cipollina.

Staj è un progetto che nasce dall’idea di due giovani napoletani con anima cosmopolita, Lucio Paciello chef e Rosario del Priore, imprenditore. Nasce per promuovere una cucina diversa, ma dall’identità chiara e precisa: il nome evoca la parola Thay, ma è soprattutto un invito a “stare”, “indugiare”, per scoprire e assaporare una cucina altra che è un viaggio verso oriente pur sempre partendo da occidente. Lo chef Lucio Paciello, napoletano, classe 1985 e formazione internazionale, ogni giorno realizza a mano i noodle serviti in brodo (ramen) o saltati nel wok, bao (panini morbidi cotti al vapore) farciti di carne, pesce e verdure, dumplings (ravioli cotti al vapore) e pollo fritto. Vario anche il ventaglio di proposte orientate al gluten free e alla cucina vegan, disponibili da asporto mediante un pratico takeaway e un affidabile delivery service.

 

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