RECENSIONE – “La cena perfetta” di Davide Minnella è l’ideale per coloro che hanno voglia di guardare una commedia romantica che non sia strappalacrime o troppo impegnativa. Il film è stato trasmesso in anteprima al Napoli COMICON il 25 aprile, è stato distribuito in sala come evento speciale per tre giorni dal 26 al 28 aprile ed è ora disponibile in digitale su Sky e Prime Video che collaborano al film prodotto da Italian International Film – Gruppo Lucisano e Vision Distribution.
La trama è molto semplice e la sceneggiatura non cerca di nascondere purtroppo diverse sue lacune. Racconta la storia di Carmine (Salvatore Esposito), un affiliato della camorra che antepone i sentimenti e gli affetti agli affari e ai guadagni illeciti. Per questo motivo il boss Pasquale Rizzuto (Gianfranco Gallo) decide di allontanarlo da Napoli. Lo spedisce a Roma per gestire un ristorante di cui la camorra si serve per riciclare il denaro sporco, un’attività losca più semplice per chi non è capace di ammazzare. Nella città eterna Carmine conoscerà Consuelo (Greta Scarano), una giovane chef scorbutica con cui scatterà la scintilla. Tra debiti economici e problemi con la camorra, i personaggi affronteranno diversi ostacoli. Tuttavia la visione del film si conserva spensierata fino alla fine.
La narrazione è sempre molto leggera, abbraccia toni favolistici. I dialoghi sono infarciti di una buona dose di umorismo. Alle volte si tratta di un’ilarità banale, ma simpatica quanto basta per strappare almeno un sorriso. Una menzione speciale spetta alla comicità di Gianluca Fru (Fru dei TheJackal) che interpreta Rosario, assistente in cucina e poi amico di Carmine. Amato e apprezzato alla follia dal pubblico, di fondo Fru fa ridere perché porta sullo schermo un Rosario che è il Fru di sempre. Insomma, si è puntato abbastanza sul sicuro. Le interpretazioni degli altri attori sono state ottime. Non che ci fossero dubbi, ma Salvatore Esposito, Greta Scarano e Gianfranco Gallo si confermano artisti di qualità.
Notevoli sono anche il montaggio delle scene e la scelta delle inquadrature. In entrambi i casi si è cercato di valorizzare al massimo la centralità della cucina. Ad esempio attraverso l’estetica dei piatti, il ritmo dei fornelli e l’attenzione per le espressioni dei personaggi durante le degustazioni. Tutti elementi forniti allo spettatore per provare a evocare con l’immaginazione anche i profumi e i sapori delle portate in tavola. Tra l’altro la regia di Davide Minnella ha approfittato della consulenza della chef Cristina Bowerman che nel film appare anche in un cameo durante una cena fra ristoratori a cui Carmine e Consuelo partecipano una sera.
In occasione dell’ultimo giorno del Napoli COMICON, come già detto, c’è stata la proiezione in anteprima del film preceduta anche da un incontro con il cast e il regista. Una presentazione in linea con le corde della commedia, senza particolari approfondimenti e a suon di battute. In conclusione “La cena perfetta” è un film che presta anche una certa cura per i dettagli, eppure non vola troppo in alto. Si propone come una commedia discreta e simpatica, calzante per quelle sere in cui si desidera guardare una storia leggera per sorridere senza troppi pensieri.
Di Valentina Mazzella