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Inps, Home Care Premium: Fino a 1000 euro al mese per chi ha un disabile in famiglia

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Napoli – L’Inps ha rinnovato recentemente il programma Home Care Premium, un progetto che mira a valorizzare l’assistenza per le persone disabili non autosufficienti, attraverso un contributo mensile finalizzato a coprire i costi per l’assistenza domiciliare e per l’erogazione di eventuali prestazioni integrative prestate dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) convenzionati con l’Inps in cui il disabile risiede. Destinatari degli interventi sono i coniugi (ove non vi sia sentenza di separazione o divorzio), dei parenti ed affini entro il 1° grado (anche non conviventi), dei soggetti legati da unione civile o dei conviventi di fatto dei dipendenti o pensionati pubblici, ai sensi della legge 76/2016 che si trovino in condizione di non autosufficienza dovuta ad una disabilità con certificazione da media a molto grave. La limitazione dei potenziali beneficiari a questi soggetti è dovuta ad una serie di norme che prevedono che solo i dipendenti pubblici contribuiscano, mediante trattenuta diretta, obbligatoria ed ulteriore rispetto alla ordinaria contribuzione, da parte dello Stato sulle loro retribuzioni mensili, ad alimentare fondi dedicati alla realizzazione di politiche di welfare in favore proprio o dei loro congiunti. La domanda di assistenza può essere presentata direttamente dal dipendente (o pensionato) pubblico per se’ o per assistere un proprio familiare (da esempio il coniuge o figli) o del pari dal coniuge o convivente per assistere il dipendente o (pensionato) pubblico in condizione di disabilità. Rientrano nel progetto Home Care Premium anche i minori disabili, figli di dipendenti pubblici o pensionati deceduti per i quali la richiesta può essere effettuata dal genitore ancora in vita, dal tutore o dall’amministratore di sostegno. Si può accedere al programma anche se si è stati già fruitori negli anni precedenti. Con il programma HCP 2017 il contributo economico per assumere la badante (prestazione prevalente), può erogare sino ad un massimo di 1.050 euro nei casi in cui il beneficiario abbia un gravissimo grado di invalidità; il punteggio è calcolato d’ufficio sulla base dell’ISEE familiare del richiedente e decresce proporzionalmente al diminuire del grado di invalidità del beneficiario e al crescere dell’ISEE sino ad azzerarsi completamente.   Ai fini del calcolo dell’ammontare del contributo economico mensile, l’Inps detrarrà, per il valore corrispondente, eventuali altre provvidenze che, con riferimento alla corrispondente mensilità, siano riconosciute dall’Istituto medesimo o da altre Amministrazioni Pubbliche, come in particolare l’indennità di accompagnamento. Oltre al contributo economico il programma riconosce anche alcune prestazioni integrative erogate dalle aziende, strutture ospedaliere ed altri Enti pubblici socio-assistenziali competenti per territorio in base alla residenza del disabile (ATS) ove abbiano stipulato una apposita convenzione con l’Inps. Anche in questo caso il contributo per le prestazioni integrative che l’Inps riconosce agli ATS è graduato in funzione della disabilità e dell’Isee del richiedente e può coprire i costi per prestazioni sino ad un massimo di 500 euro al mese previo valutazione del bisogno socio assistenziale del disabile e dalla sottoscrizione del Piano Assistenziale Individuale (PAI) in cui vengono individuate le prestazioni più appropriate per il disabile. L’Inps, inoltre,  riconosce i servizi professionali domiciliari resi da operatori socio sanitari ed educatori professionali tra cui anche i servizi resi da psicologi, come supporto alla famiglia, da fisioterapisti, logopedisti; servizi e strutture a carattere extra domiciliare per la crescita delle capacità relazionali o cognitive, il potenziamento delle abilità, e la prevenzione e il rallentamento della degenerazione che incide sul livello di non autosufficienza, da svolgersi esclusivamente presso centri socio educativi riabilitativi diurni per disabili, centri diurni per anziani, centri di aggregazione giovanile, centri per l’infanzia; servizi di sollievo a favore del nucleo familiare, per il recupero delle energie psicofisiche necessarie all’assistenza del beneficiario; il trasferimento assistito del disabile per specifici e particolari necessità; il servizio pasto e fornitura di supporti non finanziati da altre leggi nazionali o regionali vigenti, previa prescrizione medica o figura professionale qualificata ed, infine, percorsi di integrazione scolastica. Si ricorda che il programma HPC 2017 durerà dal 1° luglio 2017 al 31 dicembre 2018 (18 mesi) e selezionerà 30mila beneficiari sulla base di una graduatoria ordinata in funzione della gravità della disabilità, dell’ISEE e dell’età anagrafica del richiedente. Si potrà produrre esclusivamente domanda telematica all’Inps dalle ore 12 del 1° marzo alle ore 12 del 31 marzo 2017 solo dopo che richiedente abbia presentato presso l’Inps la DSU relativa che attesti l’ISEE del richiedente

di Giuseppe Musto

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