Napoli – Secondo i i calcoli di un dossier “Mobilità docenti di sostegno 2017: lo tsunami che colpisce gli alunni con disabilità” di Tuttoscuola, sul territorio nazionale circa 100 studenti disabili, quasi il 43% dei 233 mila alunni disabili presenti sull’intero territorio nazionale, quest’anno ha cambiato il docente di sostegno. Il “Piano straordinario di immissione in ruolo”, realizzato dalla legge n. 107/2015, non ha risolto, con le circa 25.000 assunzioni sui posti di sostegno, il fabbisogno nazionale. Un insuccesso causato dal numero dei posti che sono stati messi al bando per il sostegno con l’ultimo concorso: appena 5.766 (in tre anni), quando se ne aspettavano almeno il doppio. A questo si aggiunga anche l’ultimissimo decreto aggiuntivo della Buona Scuola “Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, l’Atto del Governo (378) approdato all’esame delle Camere in questi giorni e, totalmente ripudiata dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che da anni cerca di portare avanti un confronto tecnico e politico con il Ministero dell’Istruzione.
“Lo abbiamo dimostrato ripetutamente in confronti diretti con la dirigenza politica e tecnica di quel Dicastero. Siamo giunti persino ad elaborare e a presentare anche una specifica proposta di legge concordandone correzioni e aggiustamenti con il Ministero stesso di ben altra qualità rispetto al papocchio che ora assume la veste di Atto del Governo. Ma quando l’Esecutivo ha assunto la delega in forza della legge sulla ‘buona scuola’, di quella apparente disponibilità al confronto si è persa la sostanza e il senso. Anzi, le istanze delle persone con disabilità sono state largamente ignorate se non contrastate.”
Così commenta Vincenzo Falabella alla conclusione della Giunta Nazionale della FISH convocata per confrontarsi su questo aspetto e per stabilire la posizione da tenere.
“Vediamo tradite le principali istanze del movimento delle persone con disabilità, mascherandole dietro dichiarazioni di intento ma declinandole in un nulla di davvero concreto, anzi tornando indietro rispetto anche alle minime garanzie attuali. Temi come quelli della continuità scolastica, della garanzia di sostegno adeguato, della formazione dei docenti, della qualità scolastica, della corretta valutazione delle necessità e delle potenzialità degli alunni con disabilità, della programmazione sostenibile e congruente, della rivisitazione intelligente di ruoli, competenze, responsabilità sono – in tutta evidenza – tradite e, a tratti, irrise. In termini ancora più schietti: una presa in giro!”
E di fronte a tali gravi considerazioni, visto ed analizzato il testo dello schema di decreto, il Presidente Vincenzo Falabella ribadisce che “la FISH e le associazioni federate non potranno che avviare una mobilitazione e tutte le forme di protesta e di denuncia utili a rivedere profondamente questo testo da cui prendiamo con vigore le distanze come associazioni e come Cittadini.”
Di Giuseppe Musto