di Mario Civitaquale
Napoli Erano anni che il mercato di gennaio non era così tanto seguito dai tifosi azzurri.
Erano anni che il Napoli era fermo ai box durante la sessione invernale di calciomercato, puntellando la rosa solo numericamente o opzionando calciatori per giugno.
Ma quest’anno no.
Il pessimo avvio in campionato, il mercato estivo rivelatosi incompleto ed il cambio di allenatore e modulo hanno portato i partenopei a giocare un ruolo di protagonisti sul mercato.
Ed ecco che i tifosi attendono…e sperano.
Più che il nome però si guarda alle date.
Non c’è tempo per inseguire i calciatori come fatto nel mercato estivo, non c’è tempo di correre dietro ai procuratori, non c’è tempo per clausole o lungaggini contrattuali.
Almeno stavolta.
Il mediano in cabina di regia va preso subito e va schierato a il 6 gennaio.
E’ evidente che è una questione di “vittoria o sconfitta”.
Ed infatti, al netto di uno stato psicologico che solo ora gli azzurri stato recuperando e di una condizione non sempre ottimale sulla quale pure si sta lavorando, ciò che ha inciso maggiormente nelle cattive performance del Napoli è stata la mancanza di un metodista davanti la difesa.
Un uomo che proteggesse la linea difensiva, accorciasse i reparti di centrocampo e difesa, impostasse, verticalizzasse, facesse da filtro ad interrompere le linee di passaggio avversarie.
Si ha la sensazione che con quel ruolo coperto, il Napoli avrebbe ben altra classifica.
Invero, in aggiunta alla mancanza evidenziata, il Napoli è stato anche costretto per ovviarvi ad adattare calciatori non di ruolo, perdendone così il 60-70 per cento delle capacità. Vedi Allan, Zielinski e Fabian.
Un regista quindi non solo occuperebbe la fondamentale casella mancante ma aumenterebbe altresì il rendimento degli altri compagni di reparto e della squadra tutta.
Ecco perchè va preso e schierato subito.
Non interessa il nome: Lobotka, Berge, Torreira, Pereira, Olmo, Tonali, Pulgar.
Chiunque arrivi ma che arrivi subito.