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“Il ragazzo dai pantaloni rosa”: al cinema la storia di Andrea Spezzacatena per lottare contro il bullismo e i pregiudizi

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RECENSIONE — È difficile scrivere a proposito de “Il ragazzo dai pantaloni rosa” perché non è un film come gli altri. Lo sappiamo, la sua sceneggiatura è incentrata su una storia vera. Racconta l’adolescenza di Andrea Spezzacatena, con annunciato epilogo tragico fin dai primissimi minuti. Andrea, infatti, è stato giovane liceale protagonista di una triste pagina di cronaca dodici anni fa. Vittima di bullismo e feroce cyberbullismo, si tolse la vita a soli 15 anni.

Vien da sé che “Il ragazzo dai pantaloni rosa” sia un film forte. Il suo messaggio colpisce dritto allo stomaco. È un film drammatico, commovente. Soprattutto necessario, più di quel che si possa immaginare. La realizzazione è curata dalla delicatissima regia di Margherita Ferri. Incisive sono state le interpretazioni dei personaggi. Samuele Carrino veste meticolosamente i panni di Andrea. Claudia Pandolfi, con molto garbo, quelli della madre. C’è Sara Ciocca, spettacolare come sempre, che interpreta la migliore amica di Andrea. Anche il ruolo assegnato ad Andrea Arru non deve essere stato facile: il ragazzo che più di tutti ha tormentato il protagonista.

Il film getta luce sull’esigenza di combattere i pregiudizi e gli stereotipi. Mostra le difficoltà nell’affrontare le ingiustizie e l’accanimento anche quando si è un carattere forte. Racconta le fragilità dell’adolescenza e la meschinità del branco. La complessità nell’essere un genitore che cerca di avvicinarsi al mondo di un figlio. Assente, invece, nella pellicola la posizione che la scuola e i docenti hanno giocato nella vicenda, nonostante la maggior parte degli episodi incriminati si verificassero proprio tra i banchi.

Ancora oggi la mamma di Andrea lotta per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema del bullismo e per non dimenticare la memoria di suo figlio. Ci sono voluti anni. Inizialmente c’era stato un tentativo di insabbiare le vere cause del gesto estremo. Dopo più di una decade finalmente si inizia a vedere della luce. Il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” è proprio un frutto di questo prezioso progetto. Nella perseveranza e nella determinazione della madre, Andrea oggi vive ancora.

Di Valentina Mazzella

 

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