di Claudio Greco
Napoli – Alla fine, se dovessero prevalere i veti incrociati, prima di rispedire il Paese alle urne in autunno al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tiene aperta anche un’ultima carta da giocare: quella del Governo di scopo. Un Esecutivo di breve durata che avrebbe tra gli obiettivi l’approvazione di una nuova legge elettorale. Chiaro però che in questo caso il premier non potrebbe essere espressione diretta dei partiti che lo sosterrebbero, ma una figura super partes che faccia da collante.
Professor Gianfranco Pasquino:“Due nomi caldi Carlo Cottarelli, il cui piano di tagli alla spesa pubblica è stato più volte citato da Di Maio in campagna elettorale, e Luigi Zingales, il cui nome è circolato nel recente passato proprio come possibile membro di un Esecutivo grillino. Più in generale, escluderei da questo discorso sia un giudice costituzionale, penso a Giuliano Amato, sia la figura di Mario Draghi, che in questo momento non mi sembra interessato a infilarsi nei meandri della politica.
Di Federica Mogherini, che sta facendo molto bene in ambito europeo e non può certamente dirsi renziana, ed Emma Bonino. In quest’ultimo caso però le discriminanti sono la visione dell’Europa che il Governo dovrebbe avere e la presenza tra le forze che lo sostengono della Lega.
Raffaele Cantone, Guido Tabellini o Domenico Siniscalco?
“Sono nomi plausibili, ma credo che abbiano minori chance”
Al netto di questo ragionamento, quale potrebbe essere per lei la soluzione per uscire dall’impasse?
“Un Governo M5s-Pd. Ma questo presupporrebbe che Renzi se ne andasse davvero e che i dem facessero come la Spd in Germania, trovando un accordo con Di Maio & C. chiedendo agli iscritti di pronunciarsi”.