NAPOLI – Nonostante la conversione in legge del decreto per la bonifica del sito, all’orizzonte ancora nessuna soluzione. Il premier Renzi ha isolato il sindaco con le sue iniziative istituzionali, ha escluso il Comune dalla ricostruzione di Bagnoli, ha disposto il ricorso al Consiglio di Stato dopo una sentenza favorevole a de Magistris ed è venuto a Napoli a rendere omaggio al capo dell’opposizione. Il 14 agosto il governo sigla con il Comune di Napoli un patto per il rilancio e la ricostruzione di Bagnoli, salvo poi dopo due settimane introdurre nel progetto un commissario e soggetti privati tra cui Fintecna. Il no del primo cittadino è contro il rischio di immobilismo e speculazione su un’area che aspetta dalla dismissione della fabbrica dell’Italsider, il recupero. Lo scontro continua e si sposta altrove, ora il “pomo della discordia” sarebbe la riforma del lavoro, de Magistris schierato a sostegno degli enti locali e Renzi che ironizza:”Ho rivitalizzato la Cgil”.