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Il percorso archeologico del Rione Terra diventa multimediale.

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Pozzuoli – Dopo sei anni riapre l’antica città romana sotterranea del Rione Terra Pozzuoli, 4000 mq circa di superficie percorribili e, visitabile su prenotazione ogni week end, dalle 9.00 alle 17.00 fino a marzo 2016. Il Sito di straordinario interesse e bellezza offre un nuovo percorso archeologico multimediale denominato “ Tra terra e mare . Alle origini del Gusto”, progetto promosso dalla Soprintendenza archeologia della Campania in partenariato con il Comune di Pozzuoli e finanziato dalla Regione Campania per 250 mila euro. Il progetto ben più ampio, si sviluppa attraverso “un itinerario” di visita e di conoscenza che vuole coinvolgere tutta l’area flegrea a partire dall’apertura del percorso di visita di Rione Terra, opportunatamente promosso e valorizzato grazie all’istallazione di una Mostra interattiva. Il percorso, della durata di circa 55 minuti, consente di poter camminare lungo il decumano tra botteghe, magazzini, tabernae e spazi privati arricchito da 8 istallazioni multimediali : Un vero salto nel tempo di oltre duemila anni, “un tentativo di restituzione della storia vera attraverso la narrazione di poeti, ed immagini animate” spiega Adele Campanelli Soprintendente Archeologia della Campania. All’inaugurazione di sabato 24 ottobre al Palazzo Migliaresi, era presente anche Patrizia Boldoni, consigliere regionale della Presidenza della Regione Campania per i Beni culturali e Turismo, la quale complimentandosi per la sinergia degli enti, ha evidenziato che tutto il piano complessivo, attraverso una programmazione cosi realizzata, consentirà di presentare richiesta d’iscrizione del sito archeologico tra i siti patrimonio dell’ Unesco.e cosi il sito archeologico insieme alla capacità di accoglienza potrà diventare un attrattore culturale internazionale, senza mai rinunciare ad un turismo sostenibile. Chiude l’incontro, .Il sindaco Vincenzo Figliolia “Il Rione terra non dovrà diventare un’isola felice ma, volano di una città “flegrea” di 230 mila abitanti (Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Montediprocida) “Pozzuoli ha avviato una trasformazione già da tre anni di riqualificazione urbana investendo 150 milioni di Fondi europei nel recupero del centro storico; si è costruito un anello di congiunzione determinante per la riuscita del progetto, tra la Soprintendenza, la Regione e Comune e cittadini, ma occorre ancora un ulteriore sforzo garantire altri 70 milioni per ultimare il progetto dell’intera rocca. e poterlo cosi consegnare definitamente ai cittadini”. La cura scientifica della mostra è di Costanza Gialanella, direttrice degli scavi di Pozzuoli, esperta delle aree archeologiche dei Campi Flegrei, mentre la parte degli allestimenti e installazioni è curata da Francesco Capotorto. L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi, scrivendo a prenotazioni@comune.pozzuoli.na.it Tutte le informazioni sul sito www.pozzuoliterramare.it o ai numeri +39 081 19936286 – 19936287 LE INSTALLAZIONI Il Mare: il porto di Pozzuoli in età romana, navi e merci solcano il mare La Città: gli scavi hanno permesso di ricostruire la pianta della città antica che è ora visibile nel suo schema programmatico. I Pesci: il grande mercato del pesce di Pozzuoli attuale ha antiche origini, varie razze di pesci con i loro nomi in latino riempiono antiche cisterne. Le Stratificazioni: la storia del rione terra affonda le sue origini nelle strutture edilizie che si sono succedute nel tempo adeguando e trasformando gli spazi a nuove esigenze. Saturnalia: lo spazio della festa è stato fermato nella rappresentazione dei Saturnalia una delle più diffuse e popolari feste religiose di Roma antica, che si celebrava ogni anno con riti inconsueti ,dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno. Le Merci: passi e voci di persone al lavoro riempiono i granai. Gli Scavi: . Un ambiente ricco di reperti archeologici, fra cui la testa della statua di Fidia, mescolati a rifiuti di ogni genere consentono di percepire lo stato dell’ambiente al momento del ritrovamento. Il Pistrinum: le attività relative alla lavorazione del pane animano lo spazio del pistrinum.

di Gabriella Romano

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