NAPOLI – Il caldo sembra proprio non fermarli. Continua, infatti, il duro lavoro della Polizia Municipale nella città di Napoli durante il mese di agosto, chiamata costantemente a vigilare sull’ordine cittadino e non solo. E’ grande l’impegno degli agenti in una vera e propria missione al crimine organizzato ed al controllo delle automobili con posti di blocco e insidiosi pattugliamenti.
Di grande importanza è il contrasto alle autovetture rubate o, peggio ancora clonate, che circolano nella totale indifferenza, di sovente guidate da soggetti sprovvisti di patente, molto spesso extracomunitari. E la domanda che si pone Antonio De Felice è molto chiara: “Qualora questi soggetti dovessero investire un bambino oppure un anziano, chi paga?”. E rispondere alla domanda dell’ispettore della Polizia Municipale, con una esperienza di trent’anni, è assolutamente una impresa ardua. O meglio, è preferibile non rispondere anziché pronunciare un amaro “nessuno”. Ebbene si. Qualora un soggetto alla guida di una automobile clonata, senza patente, peggio se senza permesso di soggiorno, dovesse investire un cittadino napoletano (pensiamo ad un bambino, ad esempio) nessuno pagherebbe.
Immigrati senza identità che vagano in giro per la città cogliendo al volo il lavoro occasionale che viene offerto. Fantasmi di oggi che, senza meta, girano (in auto) in un territorio che di regole ne possiede ma, spesso, solo formalmente.
L’ispettore Antonio De Felice estrae dall’auto la sua paletta della Municipale e ferma le macchine anche a pochi minuti dalla fine del suo turno. Quasi a dire: “Non può finire così”. Ad un alt di De Felice corrisponde una preliminare analisi mentale molto spesso certa: l’ispettore ha il fiuto per le auto rubate, clonate e con targhe false e sembra proprio non sbagliarne una. Ferma l’auto e subito la conduce al comando per gli accertamenti di rito e quasi sempre esce sorridente pronto a chiamare il carro attrezzi per il sequestro.
La clonazione delle auto è cosa illegale, clonare tanti De Felice sarebbe l’ideale.