NAPOLI. Originario di Benevento, classe 1980, il chirurgo estetico mi riceve nel suo studio a Napoli.
La chirurgia estetica morfodinamica, la pressione sociale ed il suo peso, ci spieghi il concetto?
E’ un concetto di evoluzione continua che accorpa in sé le tecniche standardizzate sicure che i colleghi più “grandi” ci hanno trasmesso e l’evolversi stesso delle tecniche.
Per me è un concetto che rimanda al mio percorso di studi,dopo la specializzazione ho conseguito un master universitario di II livello in chirurgia estetica che verteva proprio sulla materia.
Le cellule staminali, una nuova frontiera, meno invasività, post-operatorio più celere, sono il futuro?
Il concetto è vago e non bisogna generalizzare in quanto l’utilizzo delle staminali si diversifica a seconda dell’ambito.
Nella chirurgia estetica quelle utilizzate sono derivate dai tessuti adiposi. Il lipofilling ci consente di poter prelevare dal grasso del paziente un contenuto di fattori di crescita e cellule staminali che ritrapiantate in un altro tessuto con finalità volumetriche hanno una capacità rigenerativa.
Pratica utilizzata in questo specifico settore soprattutto per il riempimento del volto.
Chirurgia ricostruttiva e chirurgia estetica. Ci sono differenze?
Va specificato che si tratta di due campi distinti anche se per propensione si generalizza.
La chirurgia ricostruttiva viene eseguita soprattutto nelle strutture pubbliche che sono dotate di attrezzature specifiche a garantire questo tipo di interventi.
La chirurgia estetica è eseguita solo in strutture strutture private invece e la si impara anche studiando, partecipando ai congressi ed approfondendo la materia, si tratta poi di una scelta non essenziale, né salvavita, ed è il paziente a decidere di voler intervenire sul proprio corpo, consigliato dal medico.
Nella sua esperienza vanta oltre 400 interventi, c’è qualche aneddoto positivo o negativo che ricorda particolarmente?
All’inizio della mia carriera ho avuto un momento di tentennamento dovuto all’apprensione del post operatorio di una paziente a cui sopraggiunsero delle complicanze, conseguenza di un suo stato metabolico, fui vigile per l’intera notte poi il tutto si risolse per il meglio, ma è ancora vivo in me quello stato d’animo.
Cosa l’ha spinta ad intraprendere codesto percorso?
La mia volontà di affermazione, di rendermi utile ai miei pazienti e che loro mi possano scegliere perché mi ritengono quello giusto.
La maggiore gratificazione la ricevo dalla fiducia riposta in me dai miei stessi pazienti.
La sua giovane età ed un lavoro impegnativo, come coniuga il tutto con la sua vita privata?
E’ molto complicato, dato che la mia attività si svolge tra Napoli e Milano, ma credo che il mio sacrificio, nonostante tralasci anche particolari importanti della mia vita, mi sarà utile in futuro per dire a me stesso che sono arrivato a fare ciò che volevo professionalmente.
Ha dei progetti per il futuro?
Continuare a migliorare il mio lavoro e riuscire ad affermarmi all’estero, ma ora mi concentro a stabilizzare la mia attività in Italia, soprattutto a Napoli, qui ho avuto un grande maestro che mi ha iniziato e mi ha fornito la consapevolezza per poter proseguire.