Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π΅πππππ ππππππ: ππππππ, ππππ π πππ π πππππππππ'”.
Situata nella zona di Mergellina, la chiesa monumentale di Santa Maria del Parto di Napoli ospita nel suo interno la tomba di Jacopo Sannazaro, il presepe di Giovanni da Nola e un quadro di Leonardo da Pistoia, datato anno 1542. Quest’ultimo sarΓ il soggetto dell’articolo di oggi.
“San Michele scaccia il demonio” Γ¨ il titolo del dipinto a tempera su tavola che commissionΓ² il vescovo – e poi cardinale – Diomede Carafa. Il quadro presenta una bella cornice dorata: raffigura San Michele con delle ali colorate e un’armatura azzurra con i piedi poggiati sul demonio trafitto da una lancia. In quest’opera il diavolo ha il corpo di un serpente, ma il volto di una bellissima donna.
Si narra che una giovane nobildonna napoletana, Vittoria d’Avalos, si invaghΓ¬ del cardinale Carafa.Β L’uomo perΓ² rimase fedele al suo voto, non cedendo alle lusinghe della donna.
“Lucifero vinto e bello e ancor folgorante, ha il volto di Madonna ed Γ¨ una donna il diavolo di Mergellina”:Β cosΓ¬ Matilde Serao, in un suo libro, racconta in riferimento del quadro.
Altro fatto curioso Γ¨ la scritta che si trova nella parte bassa del quadro: “fecit victoriam alleluia 1542 Carafa” che allude alla vittoria del bene sul male. Da ciΓ² gli storici hanno dedotto che, superato il pericolo delle avances della donna, il vescovo ordinΓ² all’autore del quadro di rappresentare il San Michele con il suo volto e il diavolo con il volto di Vittoria d’Avalos.
Oggi Γ¨ in disuso, ma anticamente era comune definire una donna che si serviva del proprio fascino per ammaliare gli uomini con l’espressione “bella come il diavolo di Mergellina”.
Saluti cordiali,
Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano dβArco (NA).Β