Napoli – Il crowdfunding è un fenomeno che si è diffuso negli ultimi anni ma che trova radici ben più radicate nel tempo. Il termine utilizzato, che racchiude in sé i concetti di folla (crowd) e finanziamento (funding), ha in realtà un significato ben più profondo che per certi versi può essere sintetizzato come una reinterpretazione della raccolta fondi nell’era digitale. I motivi principali della sua rapida diffusione sono da ricercare
nella situazione geopolitica globale e nella crescente diffusione dei
social media. Infatti, generalmente parlando, il crowdfunding
consiste nell’utilizzare Internet per la raccolta di capitale da
gruppi di persone con interessi comuni al fine di finanziare un
progetto o un iniziativa. In questo contesto, gli elementi che compongono il fenomeno del crowdfunding, possono essere visti come unoscambio di informazioni (idee e progetti) e di capitale (fondi) tra persone o gruppi di persone (crowd), attraversostrumenti informatici (social media, social network), in un ambiente virtuale (Internet). Approda a Napoli al Suor Orsola Benincasa, la prima Università in Italia a offrire agli studenti del nuovo Master in Cinema e Televisione, diretto da Nicola Giuliano il produttore della Grande Bellezza il concetto di “Colletta su Internet” e nonostante alcune critiche e scetticismo sembra riscontrare un buon successo.
“L’università offre l’opportunità di seguire un corso interamente
dedicato a questo strumento di autoproduzione, con l’obiettivo
dichiarato di coprire le spese della retta universitaria. Che si
tratti di un cortometraggio o di una webseries da realizzare
nell’ambito del Master – che ha come mission quella di diventare un vero centro di produzione multimediale all’interno dell’Ateneo – le possibilità del crowdfunding sono infinite così come la rete di
persone che lo promuove sul web attraverso le numerose piattaforme virtuali” esplicano sul loro sito. In questo momento ad aver appreso il concetto è l’allieva Alessia Pinto. Alessia ha avviato il progetto #iostocolAleija attraverso Eppela, una piattaforma italiana di crowdfunding, attraverso la quale quale verte tutto sulla semplicità di donare “sorrisi”; tramite un video esplicativo chiede di aiutarla a sostenere una parte della retta del Master che potrà servire per realizzare il suo sogno; quello di far parte del mondo dello spettacolo, auto producendosi. Vuole dimostrare che Napoli, città d’arte e di storia, e la sua comunità credono ancora nello sviluppo dell’arte e della cultura. Con il concetto del crowdfunding ogni sostenitore è fondamentale, ogni briciola e ogni goccia. “Questo strumento funziona essenzialmente come una colletta – dice il Prof. Maurizio Imparato – solo che invece di organizzarla tra amici e parenti stretti, stavolta ti rivolgi al mare magnum del web e presenti il tuo progetto al popolo virtuale attraverso filmati e racconti emozionali centrati sulla tua idea, offrendo loro prima di tutto un’emozione, poi la condivisione di un sogno e magari anche una ricompensa per il contributo ricevuto. Contributo infatti è la parola chiave di ogni strategia di crowdfunding – sottolinea il Prof. durante una delle lezioni tenute al Sob – perchè in essa è insita la partecipazione, dapprima emotiva e poi economica, alla trasformazione del sogno in realtà”. Nonostante a Napoli questo strumento non fosse conosciuto il progetto ha avuto grosso impatto mediatico creando rumore e curiosità, aprendo così un dibattito che si ha scatenato l’opinione pubblica. L’uso del crowdfunding è infinito, dalla creazione di un libro alla realizzazione di un prototipo all’aspirazione di un sogno, come
quello di Alessia. Tra i siti più famosi del web troviamo Kickstarter e Indiegogo, precursori negli States e tra i siti più ricchi del settore. Sperando che con la spinta del progetto #IostoconAleija il crowdfunding possa entrare nella mentalità imprenditoriale Italiana i siti di crowdfunding sono destinati a cambiare la storia; si pensi solo alla possibilità e alla potenzialità dell’allevamento della povertà nel mondo.
di Fabrizio Martino