Napoli – Il killer di Budrio in fuga da mesi fermato in Spagna, a Teruel, durante un conflitto a fuoco con la Guardia Civil in cui due agenti e un uomo del luogo sono rimasti uccisi. La notizia rilanciata dal sito Wikilao e confermata dalla polizia italiana. Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, era latitante dallo scorso primo di aprile. Confermata la sua identità anche dalle impronte digitali. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha ringraziato le autorità spagnole.
Igor si nascondeva all’interno di una fattoria: a trovarlo due agenti che in realtà stavano cercando un altro uomo. All’arrivo degli agenti il killer di Budrio ha aperto il fuoco e ucciso Victor Romero Perez, di 30 anni, e Victor Jesus Caballero Espinosa. Il tutto è avvenuto intorno alle sette di sera di mercoledì a Teruel, nella comunità autonoma dell’Aragona. Nel conflitto a fuoco morta anche una persona che abitava nella zona: si tratta di un agricoltore, José Luis Iranzo, 39 anni, sposato e padre di un bambino, che accompagnava gli agenti nella ricerca dell’autore di una sparatoria avvenuta il 5 dicembre scorso nella stessa località, in cui erano rimaste ferite due persone. Secondo quanto riferiscono i media iberici Igor «sapeva dove sparare perché ha ferito a morte le guardie nonostante indossassero i giubbotti antiproiettile. Gli agenti non hanno avuto il tempo di sparare». Dopo aver ucciso gli uomini della Guardia Civil e l’agricoltore sarebbe scappato a bordo di un pick-up: è stato fermato alle 2.50 di notte, diverse ore dopo a Cantavieja, nella provincia di Castellon. Aveva avuto un incidente, e non ha opposto resistenza agli agenti. È stato trovato in possesso di tre pistole, di cui due appartenenti agli agenti della Guardia Civil che aveva ucciso alcune ore prima, e “indossava un’uniforme”
Igor il russo, Norbert Feher, era in fuga dal primo aprile del 2017, quando aveva ucciso il titolare di una tabaccheria di Budrio. L’uomo, oltre all’omicidio di Davide Fabbri, è considerato responsabile anche dell’uccisione della guardia ecologica Valerio Verri di Portomaggiore, l’8 aprile. «Spero che sconti la pena dovuta e che possa essere finalmente fatta giustizia. Anche se questo non potrà mai cambiare il mio dramma» ha commentato la vedova di Davide Fabbri Maria Sirica.
«Un ringraziamento alle autorità spagnole, all’Arma dei carabinieri e il pensiero va alle vittime di Budrio e alle vittime in Spagna» ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti. «È stato arrestato in un’area che avevamo indicato noi – ha commentato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette – Non abbiamo mai mollato un giorno la ricerca di questo pericolosissimo individuo. Gli ultimi sviluppi dimostrano quanto sia pericoloso e che grosso peccato sia stato metterlo in libertà nel 2015, quando ancora doveva scontare degli anni di galera». Alcune settimane fa i carabinieri avevano presentato una rogatoria in Spagna, perché alcune tracce portavano al Paese iberico. Le ricerche si erano poi spostate verso Austria e Ungheria, dove erano stati individuati alcuni contatti del killer.