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“I peggiori” di Vincenzo Alfieri: l’anteprima del film al Napoli Comicon

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Foto di Francesco Palladino.

NAPOLI – Con il viso nascosto da una maschera cinese di Maradona, arrivano al cinema due eroi tali per caso, imbranati e a pagamento. In sintesi i protagonisti del film “I peggiori” che non sarà la miglior pellicola dell’anno, ma di certo non è neanche il peggio del peggio. Si tratta di una commediola proiettata, sabato 29 aprile, in anteprima nazionale presso l’Auditorium della Mostra d’Oltremare per il pubblico del Napoli Comicon. Le ultime tre edizioni dell’evento hanno infatti focalizzato molto l’attenzione sulla relazione che lega il mondo dei fumetti a quello dei mass-media. Tale linea guida non solo ha portato ad arricchire la fiera di interessanti convegni e incontri con personalità di spicco nella realtà della comunicazione, ma ha investito molto anche sul legame che corre fra i fumetti e il cinema. Rammentiamo ad esempio la proposta de “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores nel 2015 e de “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti dello scorso anno.

Quest’anno, come si diceva, è stata invece la volta de “I peggiori” di Vincenzo Alfieri alla sua prima esperienza da regista. La storia racconta di due fratelli che, nati nel contesto della Napoli benestante e caduti in bassa fortuna a causa degli imbrogli finanziari della madre, cercano un modo per portare del denaro a casa per campare. Fabrizio (Vincenzo Alfieri) fa il praticantato da avvocato per 520 euro al mese, Massimo (Lino Guanciale) é un muratore non pagato. Con loro – e a carico loro – vive la sorella più piccola di tredici anni, Chiara (Sara Tancredi). Le peripezie iniziano quando decidono di prendersi i soldi che spettano a Massimo, che non è retribuito, con un furto, ma in maniera del tutto casuale – per un equivoco – finiscono con il diventare famosi sul web. La gente li crede degli eroi e questo li sprona a smascherare gli autori di ingiustizie di varia natura su commissione, in cambio di ingenti somme di denaro.

Locandina del film “I peggiori” di Vincenzo Alfieri.

Sull’onda di un umorismo un po’ sempliciotto e prevedibile, le risate sono ugualmente assicurate. La trama è lineare e marcia su tematiche delicate che spaziano dal problema dell’illegalità nelle grandi imprese alla disonestà nel piccolo quotidiano, dal desiderio di rivincita delle masse stanche a causa delle ripetute prevaricazioni a un senso di giustizia vagamente alla Robin Hood, che danneggia il ricco per favorire il povero. Ancora il soggetto si affaccia sulle difficoltà delle esperienze di lavoro che si tramutano in sfruttamento e sullo stigma sociale della disoccupazione. Il film non dimentica inoltre di mostrare le risorse e il potere di informazione, divulgazione, omologazione ed emulazione di cui il virtuale con i suoi molteplici social gode, in particolar modo per i più giovani in un’età delicata come lo è l’adolescenza. Il tutto con uno sguardo che predilige mettere a fuoco Napoli, città dalle numerose contraddizioni. Il messaggio lanciato è interessante: davvero il problema della realtà partenopea è dato dai suoi abitanti? È giusto fare di tutta l’erba un fascio?

Le scenografie sono curate, napoletane e allo stesso tempo ispirate alle ambientazioni di Gotham City. I richiami ai fumetti, Batman in prima fila, puntellano la narrazione regalandole un valore aggiunto. Solo che gli eroi proposti sono molto distanti da quelli iconici a cui solitamente la tradizione estera ci ha abituato. Probabilmente la verità è che noi non vogliamo unicamente eroi superfighi che combattano nemici pericolosissimi per l’umanità intera. Ci accontenteremmo anche “solo” di qualcuno capace di mettere fine alle attività illecite della camorra e alla scorrettezza di tutti giorni. Massimo e Fabrizio non hanno nessun superpotere e sono tremendamente umani. Nessuna missione per amore della lealtà e spontanea generosità, agiscono solo dietro pagamento. Eppure sono i loro limiti a renderli autentici, le caratteristiche che spingono gli spettatori ad apprezzarli. E poi, come già detto, il film è ambientato proprio nel nostro contesto geo-sociale. Insomma, un altro tassello prezioso è stato aggiunto per dimostrare che quello del cinema sui supereroi all’italiana può diventare concretamente un nuovo genere. Nell’incontro che ha seguito la proiezione, Vincenzo Alfieri spiegava addirittura che secondo lui non fosse più neanche giusto parlare di novità quando se ne discute. Bisogna crederci e noi, come lui, abbiamo fiducia. Nel frattempo non ci resta che attendere il 18 maggio, quando il film “I peggiori” verrà distribuito ufficialmente nelle sale della penisola.

Di Valentina Mazzella

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