Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π΅πππππ ππππππ: ππππππ, ππππ π πππ π πππππππππ'”.
Dopo la Restaurazione (1815), con il ritorno dei sovrani legittimi, si diffusero in tutta Europa le societΓ segrete il cui obiettivo era rovesciare i governi assoluti ritornati al loro posto. La piΓΉ famosa tra le societΓ segrete fu la Carboneria nata a Napoli nel primo decennio del secolo XIX. Essa auspicava l’abolizione dell’Assolutismo e la liberazione dell’Italia dalla dominazione straniera.
Il termine Carboneria fu importato dalla Francia per definire coloro che preparavano e vendevano carbone. Modellatasi a questa setta, nacquero i Calderari, i cui adepti si rifacevano a coloro che costruivano o riparavano caldaie. I Calderari del Regno di Napoli erano in opposizione ai Carbonari in quanto si proponevano di difendere la religione cattolica e la monarchia borbonica.
Quella dei Calderari fu un’associazione segreta reazionaria. Gli adepti nutrivano odio e avversione per i Carbonari, ben rappresentata dal loro emblema che raffigurava un calderone di carbone ardente.Β Il napoletano Antonio Capece Minutolo, Principe di Canosa, era Ministro di polizia del Regno delle due Sicilie: egli favorΓ¬ e incoraggiΓ² i Calderari.
Il Principe addirittura fornì loro ventimila moschetti, ma ciò fece arrabbiare il Re. Sebbene i Calderari avessero manifestato il loro attaccamento al sovrano, il monarca prima fece esiliare il Capece e poi, con un decreto reale, vietò tutte le società segrete. La setta dei Calderari conobbero un rapido declino.
Saluti cordiali,
Pino Spera