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Higuain ammira un grande Napoli

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Napoli – Il Napoli in 90 minuti reagisce alle critiche piovute dopo Udine, alle pesanti squalifiche, alle ingiustizie subite e tiene lontana la Roma, restando in scia della inarrestabile Juventus.Se lo scudetto appare un’ utopia, visto il carro armato bianconero che non accenna a fermarsi, i partenopei danno un chiaro messaggio ai capitolini che già sognavano il sorpasso: il Napoli, anche senza Higuain, in tribuna al San Palolo, è una squadra altamente competitiva.

Spazzato via il Verona, avversario non certo irreprensibile; ma al di là del risultato, è la prova degli azzurri che è apparsa convincente.

Per nulla intaccato dalle vicissitudini di questa settimana, il Napoli domina dall’inizio alla fine, avendo complessivamente otto-nove palle gol.

Grandissima prestazione della squadra, bene Hamsik e Insigne, benissimo Callejon.

Chi merita una lode in più è però Manolo Gabbiadini, un grandissimo professionista capace di accettare in silenzio in pochi minuti concessigli da Sarri, di allenarsi con impegno e di farsi trovare sempre pronto all’occorrenza.

Primo tempo da incorniciare con un gol di rapina, alla Gonzalo Higuain, un palo colpito e due conclusioni respinte da un Gollini sontuoso.

Pratica chiusa dal rigore realizzato da Insigne e dalla rete, nella ripresa, di Callejon.

Napoli vincente e convincente.

Gli scaligeri non erano certo l’avversario più adatto per testare le capacità del Napoli privato del suo bomber, ma gli azzurri hanno comunque mostrato una fluidità di manovra ed un intensità di gioco cha fa ben sperare per il match a Milano con l’Inter.

Nei prossimi giorni la Corte d’Appello dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dai legali del club azzurro avverso la squalifica per quattro turni di Higuain, appuntamento al quale saranno presenti l’argentino e il presidente Aurelio De Laurentiis.

Si mira ad una giusta riduzione della punizione da quattro a due o tre giornate, in tempo per la Roma.

Tutti i tifosi partenopei saranno in quell’aula al fianco del Pipita, incrociando le dita per un taglio della squalifica. Ma, dopo il Verona, con un po’ d’ansia in meno perchè questo è un gruppo che continua a marciare.

di Mario Civitaquale

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