(Foto reportage di Fabio Sasso per conto dell’agenzia Flash-Press)Napoli – Scontri tra forze dell’ordine e manifestanti anti Salvini nei pressi della Mostra d’Oltremare di Napoli, dove si è svolta la convention con il leader della Lega, Matteo Salvini. Intorno, molotov e sassi da parte di giovani incappucciati e agenti in assetto anti sommossa, che hanno risposto con lacrimogeni, idranti e cariche. Poco prima, dal corteo, era partito un lancio di fumogeni e di petardi contro gli agenti che presidiavano l’ingresso dell’ente fieristico. Il bilancio è di tre arresti, tre denunciati e 27 agenti in ospedale.
Con un rapido blitz, un gruppo di manifestanti incappucciati si è staccato dal corteo e accerchiato prendendo le forze dell’ordine alle spalle. Si sono vissuti momenti di vera e propria guerriglia con la polizia accerchiata. Da un lato c’era il corteo che avanzava e dall’altro il gruppo di facinorosi che attaccava la polizia alle spalle. Grazie all’uso degli idranti e con il sostegno di altri agenti, i facinorosi sono stati fatti indietreggiare lungo viale Giulio Cesare.
Durante lo scontro tra manifestanti incappucciati e con il volto coperto e le forze dell’ordine, nei pressi della Mostra d’Oltremare di Napoli, una molotov ha colpito un cellulare dei carabinieri e provocato un principio di incendio subito estinto. Terrore tra la gente che sta cercando rifugio nei palazzi circostanti. Piazzale Tecchio, via Diocleziano e via Giulio Cesare sono ridotte a un campo di battaglia, con i cassonetti dei rifiuti dati alle fiamme e riversi in strada. In azione anche gli idranti.Il corteo anti-Salvini è degenerato in viale Kennedy, dove sono arrivati i black bloc: giovani incappucciati, vestiti di nero, alcuni indossavano le maschere di Pulcinella, altri erano armati di bastoni, potrebbero essere componenti del tifo ultrà. Alcuni sono stati fermati dalle forze dell’ordine nel corso degli scontri.
Solo lungo viale Giulio Cesare la polizia è riuscita a disperdere i facinorosi, respingendoli anche attraverso l’uso degli idranti. La strada e la zona circostante è stata ridotta a un vero e proprio campo di battaglia. Durante la fuga i manifestanti hanno continuato a lanciare oggetti e sassi all’indirizzo delle forze dell’ordine. Almeno per ora, sono sei le persone identificate e fermate dalla polizia durante gli scontri con le forze dell’ordine. Di questi, tre sono stati arrestati e tre denunciati a piede libero. Durante i tafferugli, inoltre, sono rimasti feriti 11 agenti, 4 ispettori e 2 funzionari della polizia di stato e 10 carabinieri. Sono inoltre 15 i mezzi delle forze dell’ordine danneggiati, oltre a 2 idranti. Un gruppo di manifestanti ha inscenato un presidio davanti alla Questura per chiedere la liberazione dei giovani sottoposti a fermo.
Al suo arrivo al Palacongressi della Mostra d’Oltremare, Matteo Salvini ha attaccato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: È «scandaloso che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli». A chi gli fa presente che de Magistris non ha preso parte al corteo, il leader della Lega Nord sottolinea che a lui basta quello che il sindaco ha dichiarato nei giorni scorsi.
«Quello che ha dichiarato in questi giorni – annuncia Salvini – verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no»
Dalla piazza alla politica. Alle domande sulle primarie del centrodestra, Salvini ha risposto: «Questi dibattiti per oggi li lascio a Renzi, al Lingotto, ad Emiliano, a D’Alema, a Bersani, a Orlando e a tutta questa compagnia circense. Oggi sono qui a parlare di fatti concreti e e non di primarie, gazebarie, scissioni, da domani se ne parla». E a chi gli chiede se andrà ad Arcore se Berlusconi dovesse invitarlo, il leader della Lega aggiunge: «Berlusconi? È un pò che non ci vado, sono educato fortunatamente non tutti sono come de Magistris. C’è anche gente educata in Italia, quindi parlo con tutti».
A proposito dei cori antinapoletani, Salvini ha aggiunto: «Vent’anni fa quando ho preso la tessera della Lega, l’Italia era diversa, ora l’Italia deve vincere tutta insieme e Napoli e il Sud sono troppo importanti per lasciarli in mano ai de Magistris o i Crocetta di turno». Ancora: «Non devono fidarsi di me ma dei fatti che portiamo avanti da anni in Veneto in Lombardia» è la tesi del leader della Lega Nord a margine dell’iniziativa Noi con Salvini alla Mostra d’Oltremare spiegando perché i campani dovrebbero sostenerlo. «La Regione Campania è la prima che fa scappare i suoi ammalati nel resto di Italia. Vuol dire che c’è qualcosa che non funziona cioè una regione che non funziona. Noi qui non abbiamo mai governato Veneto e Lombardia sono due regioni di buon governo che noi offriamo come spunto a una terra che era capitale e poi tornare capitale E non può essere schiava della camorra di quattro elementi dei centri sociali». Il leader della Lega aggiunge: «lo vogliamo sognare in grande, vogliamo coinvolgere il più possibile», ma Salvini, alla sua prima convention a Napoli, mette anche in chiaro che «i traditori non mi interessano quindi gli Alfano, i Fini, stiano lontani perché non mi interessano. Se sono qui con alcune migliaia di persone è perché evidentemente il centrodestra ha fallito, dove sta l’opposizione a Napoli, in Campania? Ci facciamo carico anche delle assenze altrui».
Preceduto da un ingente cordone di polizia, il corteo anti-Salvini è nei pressi della Mostra d’ Oltremare, dove è in programma a partire dalle 17 la manifestazione politica del leader della Lega. L’accesso alle vie che conducono alla Mostra è sbarrato dalle forze dell’ordine. Un elicottero della polizia sorvola la zona. Con gli attivisti che si sono aggiunti dopo la Galleria delle Quattro Giornate il numero dei partecipanti al corteo supera le duemila persone.
Alle 14 il corteo “mai con Salvini” era partito, infatti, puntuale da piazza Sannazaro. Tra centri sociali, collettivi studenteschi, precari, migranti e attivisti politici (neoborbonici e Dema, il movimento che fa capo al sindaco de Magistris), sono un migliaio i manifestanti che sfilato dalla stazione di Mergellina, raduno fissato per la manifestazione contro il leader della Lega Nord. In piazza anche una ruspa. Diversi i cori e i cartelli esposti. I manifestanti sventolano bandiere rosse, del Pci, di Cuba, dei movimenti anarchici, della Palestina e di Dema. Giovani in prevalenza, ma non mancano persone di età più matura.
In piazza, per manifestare il dissenso contro il leader della Lega, sono scesi anche i consiglieri comunali di maggioranza Pietro Rinaldi ed Eleonora De Majo, l’assessore ai giovani con delega alla polizia municipale Alessandra Clemente, il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani e la moglie del sindaco de Magistris. I manifestanti si stanno schierando alle spalle della ruspa, che gli attivisti hanno portato in piazza con tanto di «foglio di via dal Sud» per Salvini, pronti a partire in corteo diretti verso Fuorigrotta nel tentativo raggiungere la Mostra d’Oltremare. «Noi non dimentichiamo il passato – ha dichiarato il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani – e tutto il suo odio verso di noi. Oggi intendiamo manifestare tutto il nostro disappunto. Napoli non vuole Salvini e oggi lo ribadiremo con forza».
La città si è divisa tra pro e contro Salvini. «Napoli è libera – ha detto una donna – Non appartiene a de Magistris né tantomeno a questi dei centri sociali». In un centro scommesse poco distante qualcuno dice che «anche uno come Salvini ha diritto di parlare, tanto qui nessuno gli crede». Diversa l’idea di un avventore di una paninoteca poco distante da piazza Sannazaro, per il quale «il sindaco ha fatto bene a protestare anche nei giorni scorsi perché qui nessuno lo vuole». L’auspicio comune è che «non sia distrutta la città e che la manifestazione si svolga senza violenze».
Fonte: www.ilmattino.it