Napoli – E’ dedicato a #GiordanoBruno il Maggio dei Monumenti promosso dal 20 Comune di Napoli per dar risalto al patrimonio culturale della cità. La XXVI edizione del Maggio sarà proposta in una visione digitale accessibile a tutti attraverso i social e i siti web.
All’appuntamento dedica un suo contributo la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III che presenta alla visione on line il frontespizio di De l’infinito universo et Mondi, nell’edizione del 1584, opera fondamentale per comprendere la modernità ed attualità di Giordano Bruno. Nel testo con con argomentazioni sia da un punto di visto logico che teologico Bruno confuta alcuni capisaldo del Cristianesimo e demolisce il sistema aristotelico-tolemaico, assunto a dogma dalla Chiesa. L’universo per Bruno è non soltanto ‘infinito’ ma contiene altresì infiniti mondi, ed è tale , perché esso è effetto di Dio, infinito e non è logico che possa avere dei limiti.
Giordano Bruno fu certamente un filosofo, ma un filosofo che sapeva con capacità logiche anticipare la realtà: a lui si devono,infatti, alcune intuizioni scientifiche, come un Universo multiforme non centralizzato e la distinzione tra stelle e pianeti, che preannunciano l’astrofisica moderna, che sarà inaugurata soltanto nel 1619 dagli studi scientifici di Galileo Galilei.
Per i più curiosi on line si può consultare (http://digitale.bnnonline.it/atn/doc/Bruno-Candelaio_OCR_WM_sm.pdf) in edizione digitale ‘Il Candelaio ‘di Giordano Bruno del 1582, pubblicato a Parigi, si tratta dell’unica opera puramente letteraria di Giordano Bruno: una commedia in cinque atti ambientata nella Napoli del secondo Cinquecento in un italiano popolare che utilizza termini in latino ma più spesso spesso voci dialettali. L’opera, dalla trama complicatissima, è una satira pungente contro i classicisti, la pedanteria accademica , sulle passioni che affievoliscono o sconvolgono la ragione umana e sulla fortuna che trascina l’uomo a suo piacere . // Uff.Stampa : lydia tarsitano 3396651016