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Gina Lollobrigida: ci lascia la Fata Turchina più iconica di sempre e con lei un altro pezzetto del Novecento

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ROMACerti personaggi sono così iconici che quasi si inciampa nell’inganno di crederli eterni. È proprio il caso della mitica Gina Lollobrigida che purtroppo oggi ci ha lasciati all’età di 95 anni. Una delle più grandi attrici del cinema italiano. Spesso ricordata da una generazione come “la Bersagliera” e di frequente soprannominata affettuosamente dai media semplicemente come “la Lollo”.

Pare che lo scorso settembre Gina Lollobrigida fosse stata già dimessa da una clinica dove era stata operata in seguito a una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore. Era nata il 4 luglio del 1927 a Subiaco (provincia di Roma). Ripercorrerne oggi la carriera significa prendersi del tempo per approfondire il cinema italiano del Neorealismo. Il talento e la dedizione le hanno permesso negli anni di vincere sette David di Donatello. Nel 2018 le è stata anche dedicata una stella a Hollywood presso la Walk of Fame, diventando in questo modo quattordicesima personalità italiana a ricevere questo patinato riconoscimento. 

Da ragazzina non viveva in una famiglia benestante. Frequentava l’istituto artistico e, per racimolare qualche soldo, vendeva disegni realizzati a carboncino. Poi ha iniziato a lavorare posando nei fotoromanzi. Da lì è passata a interpretare piccole particine in alcuni film con lo pseudonimo di Diana Loris. È emersa artisticamente negli anni Cinquanta grazie a ruoli passionali e popolani. Il suo metodo era “quello della verità”, raccontava: una recitazione da autodidatta in cui imprimeva la sua prorompente personalità. In Italia ha lavorato per Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Luigi Comencini, Mario Monicelli, Pietro Germi, Alessandro Blasetti e Mario Soldati.

Tutti la ricordano nel celeberrimo “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953) in coppia con Vittorio De Sica. Accettò di recitare anche per il sequel, ma non per il terzo capitolo dove il ruolo femminile fu assegnato a Sophia Loren che per decenni la stampa ha scritto essere sua “acerrima rivale” nel mondo professionale. In realtà, alla notizia del triste addio, oggi la collega si dichiara profondamente scossa. Intere generazioni ricordano la Lollobrigida in particolare per essere stata anche la dolcissima e materna Fata Turchina della serie “Pinocchio” (1972) di Luigi Comencini.

Al culmine del successo, l’attrice volò inoltre in America. Ebbe però giusto il tempo di rendersi conto di quanto Hollywood rischiasse di diventare per lei una pericolosa gabbia d’oro e decise subito di tornare a Roma. Ciò non le ha impedito di recitare ugualmente in delle pellicole con celebri star statunitensi del Novecento. Fu molto amica anche dell’adorabile Marilyn Monroe. 

Negli anni Gina Lollobrigida non è stata solo attrice, ma un’artista a trecentosessanta gradi. È stata anche fotografa e pittrice. Ha allestito diverse mostre e aveva sempre un progetto pronto sulla scrivania. Negli anni Sessanta come fotoreporter intervistò addirittura Fidel Castro e hanno posato per il suo obiettivo nomi immortali quali Paul Newman, Salvador Dalí, Henry Kissinger, David Cassidy, Audrey Hepburn ed Ella Fitzgerald. 

Negli ultimi anni l’attrice è stata al centro del gossip a causa di alcune vicende giudiziarie. Ha cercato a lungo di tutelare i suoi diritti e il suo patrimonio di fronte ad alcuni tentativi di dichiararla incapace di intendere e di volere e a fronte di false prove che documentavano un matrimoni per procura da lei dichiarato mai contratto. Al di là di queste brevi e spiacevoli parentesi, Gina Lollobrigida resterà per tutti immortale grazie ai suoi personaggi, al talento e alla bellezza ammaliante di cui ha fatto dono al cinema. Con lei oggi ci lascia un altro preziosissimo pezzetto del Novecento.

Di Valentina Mazzella

 

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