Home Cronaca Follow the Shape, Napoli città accessibile ai non vedenti

Follow the Shape, Napoli città accessibile ai non vedenti

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Napoli – L’ Italia da sempre ha fatto sempre scuola in tema d’inclusione per il superamento delle barriere e degli ostacoli soprattutto alla “conoscenza “intesa non solo come istruzione ma anche come valorizzazione e conoscenza dei territori e dei luoghi che hanno fatto la storia. Napoli per valorizzare la propria cultura e renderla accessibile a tutti, in concomitanza del 4 gennaio, giornata indetta in memoria di Louis Braille che inventò l’alfabeto Braille, ha inaugurato il “Follow the shape” un corrimano che descrive e valorizza i luoghi di Napoli a chi non può vederle. Firmata dall’artista napoletano Paolo Puddu il corrimano posto sulla terrazza panoramica di Castel Sant’Elmo riporta in scrittura Braille il testo tratto dal volume di Giuseppe De Lorenzo “La terra e l’uomo”, mentre la regia del video “Follow the shape”, anch’esso fruibile all’interno del museo più panoramico della città, è di Antonio Longobardi. Si possono leggere, inoltre, una serie di frasi, di famosi scrittori come Stendhal, Erri De Luca, Matilde Serao che descrivono le bellezze di Napoli. L’opera è stata realizzata grazie al concorso che l’ha vista vincitrice alla quinta edizione: “Un’Opera per il Castello” curato da Angela Tecce con Claudia Borrelli, il cui tema era, appunto, “Uno sguardo altrove”. Presentata al Museo del Novecento da Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania e Anna Maria Romano, direttore di Castel Sant’Elmo, la giuria ha premiato il progetto del giovane artista napoletano, tra dieci finalisti. “Per aver declinato il tema del concorso ribaltando la consueta concezione della visione. Gli spalti panoramici – si legge nella motivazione – divengono il luogo d’incontro tra esperienze sensoriali differenti, fornendo uno strumento ulteriore per ampliare le possibilità di fruizione del luogo a partire da passi letterari ispirati alla città stessa. Attraverso l’uso della scrittura Braille l’artista propone un trasferimento dell’esperienza da visiva a tattile, invitando anche i visitatori vedenti a immaginare una prospettiva alternativa che è loro di norma estranea “. Il concorso gode del sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane, nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea. Castel Sant’Elmo, inoltre, non è nuovo a iniziative del genere: insieme a Museo Archeologico Nazionale, Capodimonte e ad altri tra i maggiori musei napoletani, fa parte della rete “Napoli tra le mani”, un progetto che non ha ricevuto in questi anni alcun finanziamento ma ha già dato ottimi risultati. Il protocollo d’intesa riunisce università firmato nel dicembre 2013, tra il Suor Orsola Benincasa attraverso il SAD (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità) e luoghi d’arte e associazioni, da Tutti a Scuola all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli ha l’obiettivo di favorire la fruizione dei beni culturali da parte delle persone con disabilità; in ciascuno dei luoghi aderenti all’iniziativa, vengono realizzati itinerari di visita accessibili, attenti alle esigenze di tutti i visitatori, con particolare attenzione alle persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. “Attraverso le attività previste dal protocollo – spiegano i promotori – si vuole garantire in maniera paritaria a ogni cittadino l’accesso e la fruizione del patrimonio archeologico e storico-artistico, mediante il superamento delle barriere culturali, architettoniche, sensoriali e della comunicazione, un patrimonio che nei secoli ha qualificato la storia del territorio, segnandone profondamente la costruzione dell’identità”.

 

Di Giuseppe Musto

 

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