Napoli – La Rottamazione Quater finora ha generato risultati ottimi, il Governo si è ritrovato un tesoretto di circa 1 miliardo di euro perché 3.8 milioni di italiani hanno aderito a questo provvedimento. Il dato eclatante è che l’incasso è stato finora superiore alle aspettative, il budget della tesoreria del Mef aveva previsto per l’incasso delle rate della rottamazione per l’annualità 2023 (ovvero prima rata di ottobre e seconda di novembre) un totale d’incassi intorno ai 3 miliardi di euro ma sembra che la strada percorsa abbia dato risultati ancora più importanti, superando le aspettative”. Lo afferma Ezio Stellato, Presidente del Cesfi (Centro Studi sulla Fiscalità Internazionale)
“Il buon esito di questo percorso, però, si è scontrato con i problemi informatici legati ai pagamenti della rottamazione, molti italiani – ha osservato Stellato – hanno avuto difficoltà non solo nell’ultimo giorno utile del pagamento delle rate di rottamazione ma anche nelle giornate precedenti”.
In virtù di questi disagi, il Cesfi propone al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e al Vice Ministro del Mef, Maurizio Leo, di valutare, con un provvedimento governativo, lo slittamento della seconda rata (30 novembre 2023) al 31 gennaio 2024 e riabilitare i contribuenti che non sono riusciti a pagare o che hanno avuto impedimenti informatici, concedendo a questi ultimi l’opportunità di pagare la prima e la seconda rata rispettando una nuova scadenza”.
“Gli ottimi risultati in termini d’incassi e i limiti imposti dalle problematiche delle piattaforme informatiche – evidenzia il numero uno del Centro Studi sulla Fiscalità Internazionale – dovrebbero spingere il Governo a compiere quest’apertura per i contribuenti. Un provvedimento che alimenterebbe ancora di più la linfa economica generata dalla Rottamazione Quater.
“Riconosco che ad aprile ho sostenuto una tesi diversa – ha ammesso Stellato, motivando la sua proposta con un’analisi del quadro socioeconomico – credevo che questa misura con i pagamenti ravvicinati fosse un flop perché da un sondaggio effettuato dal nostro centro studi, pochissimi contribuenti avevano manifestato capacità finanziarie per sostenere questi oneri. Sono convinto che se il governo prendesse in considerazione una proroga e una riapertura dei termini per chi non e riuscito a pagare – aggiunge -metterebbe un sigillo su questo grande successo perché comunque il pagamento ravvicinato della seconda rata potrebbe comunque giocare qualche brutto scherzo, sfatando il sogno di migliaia di contribuenti di aver risolto i propri problemi con il fisco. Ricordo che per tutti i contribuenti che non pagano la rottamazione, se con precedenti rateizzi decaduti, non possono far altro che attendere la messa in opera delle misure di esecuzione forzata ben note ai cittadini italiani”.
La strada è quella virtuosa: garantire ricavi allo Stato, far rientrare i cittadini dall’evasione e dare loro contemporaneamente un futuro più sereno è il quadro che insegue il Governo, un’apertura ai contribuenti potrebbe rendere ancora più produttivo questo percorso”.