di Mario Civitaquale
Napoli A Napoli la sensazione prevalente tra i tifosi, dopo le prime settimane di calciomercato e le prime parole di presidente e mister, è di delusione.
L’altra parte di tifo è invece caratterizzata da un timido, quasi impalpabile, ottimismo.
Insomma non c’è grossa soddisfazione ed in molti vedono il Napoli addirittura meno forte dell’anno scorso.
Si dice che Meret non è l’uomo Reina, esperto e sfrontato, che Fabian Ruiz non è Jorginho, vero faro del Napoli di Sarri, e si dice infine che gli azzurri erano forti perché era il “gruppo di Sarri”.
Ci si permette di non condividere.
Innanzitutto il mercato non è finito è sicuramente il Napoli farà un grande colpo sull’esterno basso, come dichiarato da presidente e allenatore.
Verosimilmente quindi i 4 terzini del Napoli saranno tutti nazionali. Come sono nazionali i centrali Chirches, Maksimovic e Koulibaly. Per Albiol parla la sua storia.
E’inoltre nazionale italiana Meret e nazionale greca Karnezis.
Centrocampo con i nazionali Hamsik, Rog (nel giro della nazionale croata e fuori dal Mondiale solo per lo scarso impiego di Sarri), Zielinsky , Fabian Ruiz (under 21 spagnola). Gli altri due sono la promessa Diawara e l’ottimo Allan, invidiati da quasi tutta la Serie A.
Davanti 5 nazionali su 6: Milik, Mertens, Insigne, Verdi e Callejon.
Insomma il Napoli ha nella sua rosa dai 18 ai 20 nazionali.
Si tratta inoltre di calciatori messi nel mirino dai grandi club europei.
E su questo si è d’accordo con De Laurentiis, che spesso sbaglia la comunicazione, ma su questo concetto ha reso l’idea: “Perché se vanno all’estero sono top player e a Napoli non lo sono?”.
Giusto. Il Napoli ha in squadra almeno 5 top player già fatti. Koulibaly, Ghoulam, Hamisk, Insigne e Mertens. Altri sono sulla buona strada.
Il “manico” si chiama Carlo Ancelotti, che ha vinto dovunque.
Quindi fiducia intorno al Napoli perché se è vero che la Juve ha preso Ronaldo e che sarà sempre di un’altra categoria, visto il fatturato e il management, è anche vero che Roma e Inter non sembrano aver annullato il gap di quasi 20 punti dal Napoli.
Gli azzurri sono già forti così.
Ovviamente, il terzino basso va preso. Per il resto l’unico buco sembra una alternativa a Milik qualora Inglese non dovesse convincere.
Ancelotti gioca infatti con la torre centrale e lì si potrebbe essere carenti.
Ma si ha la sensazione che, tra Madrid e Parigi, il Napoli lo sappia bene…