NAPOLI – Torna a bruciare la zona di Gianturco. Un maxi-incendio ha interessato diversi capannoni con una colonna di fumo visibile anche a chilometri di distanza. Dopo diversi minuti sono arrivate due autobotti dei vigili del fuoco che hanno cominciato a domare le fiamme. Ad essere coinvolti sono stati principalmente due capannoni gestiti uno da cinesi, l’altro da una società italiana. Il capannone cinese ospitava prodotti per la casa, quello italiano è appartenente alla società Italmatic Group Srl che gestisce distributori automatici di bibite e snack. Sono sei le eprsone rimaste intossicate dalle forti esalazioni di gas provocate da alcune bombole esplose e dalla enorme quantità di plastica andava in fumo. Sul posto anche gli uomini dell’Arpac per verificare le condizioni ambientali e il rischio diossina. Il maltempo giunto in città ha peggiorato la situazione: il forte vento ha consentito alle fiamme di propagarsi e coinvolgere altri capannoni nel grande rogo. Le fiamme, infatti, hanno raggiunto una zona dei capannoni in cui erano custodite bombolette spray. Queste sono esplose e schizzate in aria rischiando di colpire i pompieri intenti nello spegnere il fuoco. Bloccate le corse ferroviarie: fermi i treni che passano per Gianturco. Sia quelli della metropolitana che quelli della circumvesuviana.Gli uomini dell’Arpac stanno verificando la presenza di dossine oppure materiale tossico che ha sprigionato scorie nell’aria. «L’Arpac – si apprende da una nota della Regione Campania – sta procedendo con l’attivazione di una sofisticata centralina mobile che da stanotte – condizioni meteo permettendo – e per tutta la giornata di domani, controllerà gli elementi presenti nell’aria. La centralina mobile si aggiunge a quelle fisse di via Argine e di piazza Garibaldi che stanno monitorando e che domani restituiranno una prima fotografia». Dopo il vasto incendio di qualche settimana fa torna a bruciare Gianturco. E nelle fiamme, va in fumo anche il lavoro ed il sudore della gente.