Cesa (CE) – Ancora una notte di sangue in provincia di Caserta, una guerra tra giovani fa un’altra vittima. Il corpo senza vita di un giovane incensurato di appena 19 anni, Davide Carbisiero, trovato sul pavimento di una sala slot a Cesa in provincia di Caserta, a metà fra Napoli e Caserta, racconta una nuova storia di violenza tra giovanissimi.
La pista maturata con il passare delle ore, quella del delitto commesso da un minorenne o comunque in un contesto di bande composte prevalentemente da giovani che vogliono emergere nel mondo dello spaccio, ha trovato conferma in tarda serata di ieri: i carabinieri hanno fermato un minore su disposizione della Procura per i minorenni di Napoli. Il ragazzino è “fortemente indiziato” di aver ucciso la vittima con un colpo di pistola alla giugulare.
Il cadavere era stato scoperto ieri mattina intorno alle sette dal barista che è anche titolare del locale dove si effettuano le giocate. il giovane Carbisiero era stato ucciso a colpi di pistola.
I carabinieri di Aversa hanno avviato le indagini e dagli archivi è emerso che il padre della fidanzata era stato appena scarcerato dopo aver scontato una condanna per droga.
Questo elemento e le modalità con le quali era stato commesso il delitto hanno fatto scattare l’intervento, oltre che della Procura di Napoli Nord competente per territorio, del pm Vincenzo Ranieri, del pool anticamorra coordinato dal procuratore aggiunto Michele Del Prete. Con il passare delle ore lo scenario è cambiato.
La matrice camorristica è rimasta sullo sfondo ma con il passare delle ore si è fatta invece strada l’ipotesi dello scontro fra giovani, alla fine la svolta, con il fermo di un minore. Un contributo decisivo potrebbe essere arrivato dai filmati di video sorveglianza della sala slot. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Carbisiero aveva trascorso il sabato sera con la fidanzata e dopo averla accompagnata è andata alla slot dove ha trovato la morte.