RECENSIONE – Divertente e commovente. In sala non si trattengono le risate spontanee e fragorose. Un vero successo il film francese “Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” di Hugo Gélin. Presentato dal trailer forse troppo come una commedia leggera, si tratta in realtà di una commedia drammatica capace, al momento opportuno, di ammutolire il pubblico lasciando tutti in silenzio.
La storia propone spunti per svariate tematiche, accontentando davvero tutti. Coppie miste, coppie omonogenitoriali, genitori single, famiglie allargate, l’importanza di entrambe le figure genitoriali, gravidanze indesiderate, responsabilità materna, responsabilità paterna, scarso istinto genitoriale in chi genitore lo è, sviluppato in chi non lo è, genitorialità biologica e di fatto, amore filiale, amicizia, sacrificio, supporto fraterno. Davvero nulla manca in questa strepitosa vicenda, raccontata elegantemente fra risate e buoni sentimenti.
Credibile, empatica, tenera e sublime la performance degli interpreti (il cast è composto principalmente da Omar Sy, Clémence Poésy, Gloria Colston, Ashley Walters, Antoine Bertrand). Perfetta la scelta di attrici davvero somiglianti fra loro per il ruolo della piccola Gloria nelle fasi della crescita fino agli otto anni. Egregio il lavoro del nostro adattamento dei dialoghi, laddove nel doppiaggio in Italia non deve essere stato facile riproporre tutti gli equivoci di lingua in cui nell’originale Sam (Omar Sy) inciampa fra il francese e l’inglese.
Le musiche calzano a pennello, almeno quanto le scenografie che spaziano dal soleggiato sud della Francia alla piovosa Londra inglese. Eppure nella casa di Sam e sua figlia, un’abitazione che sembra una grande sala-giochi, c’è più gioia e sole che su una spiaggia della Costa Azzurra.
“Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” vuol raccontare di come diventare genitore ti cambi l’esistenza e il coraggio di un padre disposto a tutto pur di rendere magico e indimenticabile ogni giorno della vita di sua figlia nonostante le difficoltà. Si apre addirittura una porta su uno dei dubbi più antichi dell’uomo: esistono le cosiddette bugie bianche a fin di bene? Si può mentire per proteggere una persona amata? Una commedia drammatica che supera le aspettative. Davvero un film favoloso, di quelli che arricchiscono lo spettatore e fanno sperare che al cinema sia possibile più spesso assaporare storie altrettanto valide.
Di Valentina Mazzella