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ES DE ESTE LA CULPA

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il napoli vice a torino 0-5

Napoli – Nessun napoletano potrà mai dimenticare le parole uscite dalla bocca di Higuain subito dopo il gol al San Paolo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia Napoli-Juventus.

Il Pipita , fischiatissimo, indicando la tribuna dove solitamente siede Aurelio De Laurentiis, urla a più riprese “Es de este la culpa”, “E’colpa sua”, quasi a voler giustificare così il suo approdo alla Juventus.

Verosimile che dopo Roma-Juventus 3-1, l’argentino abbia ponderato la stessa frase.

Molti infatti da Napoli, direttamente o indirettamente, gli avranno chiesto di battere la Roma o comunque di fermarla. Le speranze del Napoli di arrivare secondo erano infatti legate a quella partita.

E Higuain ci ha provato, giocando un grandissimo primo tempo. Ma era solo. La Juve a Roma non è scesa in campo; bianconeri mai così brutti e in balia dell’avversario.

Così dopo l’ultimo sprint isolato, il Pipita avrà pensato “Es de este la culpa”, “E’ colpa sua”.

Este in questo caso è il Napoli.

Dopo un girone di ritorno stradominato, aumentato rabbia e rimpianti.

Il Napoli è la squadra che ha fatto più punti nel girone di ritorno, di gran lunga quella che ha fatto più gol. Ha il maggior numero di azioni da rete, passaggi consecutivi, palloni recuperati e un possesso palla spaventoso. E’ la squadra meno battuta della Serie A.

E’ uscito dalla Champions solo al cospetto del Real Madrid, e dalla Coppa Italia per mano della Juventus. Le due attuali finaliste europee.

Si trova a due giornate dalla fine ad un punto dalla Roma seconda e cinque dalla Juve prima. Mai a questo punto della stagione, considerando le ultime annate, era così vicino al titolo.

Purtroppo, calendario alla mano, con tutta probabilità, non arriverà né primo né secondo.

Alla Juve per prevalere sul Napoli basta un punto ed ha Crotone e Bologna. Alla Roma ne serviranno sei su sei ma Chievo e Genoa non sono irreprensibili, soprattutto con i giallorossi galvanizzati dal successo sulla capolista.

Il Napoli ha Fiorentina e Sampdoria, potenzialmente sei punti. Ma non è padrone del proprio destino.

Molti in città ripensano ai due pareggi col Sassuolo, a quello di Marassi col Genoa, ai sei punti dati all’Atalanta. Ma è un errore.

In Serie A ci sta lasciare questi punti a queste squadre. La Juve ne ha dati a Udinese, Genoa e Torino; la Roma a Sampdoria e Atalanta.

Le pecche del Napoli sono Pescara e Palermo, due squadra già ampiamente retrocesse a dicembre, con le quali il Napoli ha perso quattro punti.

Attenzione, nessuno dice che debba vincerle tutte, ma con queste due squadre, nettamente di categoria inferiore, che insieme non totalizzano 40 punti in classifica, non si può non vincere.

Quindi, sul campo e sul mercato, lavoriamo per migliorare questa macchina già quasi perfetta, perché i rimpianti sono troppi viste le performance degli azzurri. Miglioriamo per non essere costretti a “tifare” Juve per una sera o Chievo per un pomeriggio, per essere padroni del proprio destino.

Perché, al netto della vergognosa prova bianconera all’Olimpico, “Napoli , esta es tu culpa”.

di Mario Civitaquale

 

 

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