di Mario Civitaquale
Napoli E’ ormai da una settimana che si rincorrono le notizie e le voci su un possibile passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus.
Un giorno, o meglio un’ora prima, il trasferimento appare ben che fatto, un’ora dopo arriva la smentita.
Alla notizia che Florentino Perez ha avanzato una controproposta a quella bianconera, segue la notizia che sono state già fissate le visite mediche; all’ indiscrezione di un interesse del Manchester United, viene subito affiancata quella di un Ronaldo che cerca casa a Torino.
E’ così, incollati a smartphone e tablet, i napoletani passano dallo sconforto alla gioia, dal sogno tricolore al fallimento del mercato azzurro.
Basta!
La Juve parte favorita con o senza Cristiano Ronaldo.
Se anche restasse la rosa attuale, i bianconeri partono davanti al Napoli. E, se non sarà Ronaldo, visti i fondi a disposizione degli Agnelli, sarà Milinkovic Savic o, perché no, Cavani.
Pertanto è il momento di smetterla di giudicare il mercato del Napoli in base a quello della Juve, che è oggettivamente di un altro pianeta.
Per ora, con Ancelotti in vacanza, gli azzurri si sono mossi benissimo.
Verdi è un ottima alternativa sia a destra che a sinistra nel tridente d’attacco e può fare da sottopunta in un ipotetico 4-2-3-1.
Meret è il futuro della Nazionale italiana e Karnezis dà garanzie.
Infine Fabian Ruiz dà qualità, centimetri e quantità.
Non si dimentichino poi i vari Rog, Diawara, Milik, Ghoulam, Inglese, Maksimovic che per un motivo o per un altro, l’anno scorso non c’erano…
E non si dimentichi la mano di Ancelotti.
Il Napoli così come è appare già più forte dell’anno scorso.
Il problema sono le altre, con la Juve che potrebbe diventare stellare e Roma e Inter che si stanno muovendo bene.
Ma è presto per giudicare o addirittura criticare il mercato azzurro.
Preso un esterno basso che sappia far rifiatare Hysaj a destra e dare garanzie a sinistra, dove c’è l’incognita Ghoulam, le coppie sono fatte e la rosa è completa ancor prima del ritiro.
Quindi il Napoli, che viene da quasi 300 punti in 3 stagioni, ha fatto il suo per essere nuovamente competitivo.
E ovvio tuttavia che se si vuole alzare l’asticella servono quei nomi di cui si parla: da Di Maria a Benzema, da Fabregas a Vidal, passando per David Luiz.
Ma per questo è presto per criticare.