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Disoccupazione e professioni digitali: il paradosso dell’era moderna

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Le cronache riportano di continuo come il problema della disoccupazione in Italia non accenni a risolversi, e i dati peggiorano di anno in anno. A prescindere dalle considerazioni economiche e politiche, negli ultimi 20 anni si sono verificati dei cambiamenti che hanno chiuso alcune strade per aprirne delle nuove. Parliamo di internet, che oggi permette ad un programmatore di giochi in HTML5 di essere uno dei professionisti più ricercati dalle aziende.

Lavorare nel digitale: le tante opportunità sprecate

Da una parte troviamo i dati sulla disoccupazione, sempre più preoccupanti di anno in anno. Dall’altra troviamo decine di migliaia di posizioni aperte presso moltissime aziende che ricercano specialisti del digitale: SEO specialist, Social Media Manager, UX Designer e programmatori di diversi linguaggi. D’altronde qualsiasi cosa al giorno d’oggi è fatta con uno smartphone o un PC.

Ma un hardware senza il software non è altro che una scatola vuota, quindi che le professioni sopra elencate siano tra le più richieste, è del tutto fisiologico. Ma c’è un grandissimo problema in questo quadro generale, dato dal tipo di formazione universitaria non all’altezza di quanto richiesto dall’attuale mercato del lavoro. In altre parole, le aziende faticano (e non poco) a trovare le figure richieste.

Competenze digitali e mondo del lavoro

Per lavorare nell’universo digitale è fondamentale possedere una serie di competenze, che purtroppo difficilmente le università sono in grado di offrire ai loro studenti. Questo è il motivo per cui investire in formazione attraverso corsi specializzati e master dopo il percorso universitario è di fondamentale importanza. Fortunatamente sul territorio non mancano scuole che permettono di avvicinare la domanda all’offerta.

D’altronde è paradossale come quello della disoccupazione giovanile sia uno dei problemi che attanaglia da sempre il nostro Paese, e di come le aziende però fatichino a trovare le figure di cui necessitano. Oltretutto parliamo di professioni che secondo il grado di esperienza, permettono di accedere a retribuzioni sicuramente più interessanti rispetto a quelle previste per lavori più generici. Senza dimenticare che in futuro la situazione lavorativa nel comparto digitale non potrà che migliorare ulteriormente.

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