Salvini: “Chiedano scusa e per me finisce qui”. Ha poi confermato il suo sostegno a Catello Maresca anche senza simboli
Il leader della Lega Matteo Salvini, si e’ presentato in Tribunale, a Napoli, per l’ udienza del processo alla band napoletana dei “99 Posse”, accusata di diffamazione aggravata. Il processo si e’ svolge davanti alla VI sezione penale presieduta da Antonio Palumbo. I componenti della band napoletana sono imputati per diffamazione aggravata per un video diffuso il 17 febbraio 2015 sulla loro pagina Facebook e su YouTube. In aula il leader della Lega, mentre i quattro componenti dei 99 Posse hanno scelto di non essere presenti e di farsi rappresentare dai loro legali.
Diffamazione aggravata, questa l’accusa per la band napoletana. I fatti si riferiscono a eventi del 28 febbraio 2015, quando il segretario leghista, il poi ministro degli Interni, era atteso in piazza del Popolo a Roma per una manifestazione contro l’allora governo Renzi. Alcune settimane prima i 99 Posse, il 15 febbraio, avevano postato su Fb alcune frasi contestando apertamente Salvini e la manifestazione. Il musicista Marco Messina scriveva: “Il 28 tutti in piazza contro Salvini. Perche’ Salvini e’ come si dice a Napoli una l… e deve essere preso a calci nel deretano ogni volta che mette piede nelle strade della citta’”, diffondendo anche un video.
“Se uno sbaglia, chiede scusa, fa una donazione in beneficenza, per me e’ chiusa, anche adesso”, ha detto Salvini varie volte rispondendo a domande del pm e della difesa di Marco Messina. “Quando ho offeso altre persone ho chiesto scusa”, ha precisato a domanda esplicita della difesa il leader del Carroccio, sottolineando che non sempre presenta querele davanti ad offese a lui e al partito che rappresenta. “Se chi mi ha minacciato e insultato chiede scusa e fa una donazione di 1000 euro a una associazione di volontariato di Napoli, da quelle per i disabili a quella di Pino Maddaloni, la causa si puo’ chiudere qui”, ha dichiarato Matteo Salvini al termine dell”udienza. “Si puo’ chiudere qua”, ha aggiunto, “perche i Tribunali hanno cose piu’ importanti delle quali occuparsi”.
Il leader della Lega si e’ poi soffermato sulla la proposta del neo segretario del Pd Enrico Letta: “Solo un marziano, solo uno che arriva da Parigi o da Marte, in un Paese con le scuole chiuse, gli asili chiusi, le università chiuse, le fabbriche in difficoltà e gli italiani che hanno problemi di salute fisica e mentale, si occupa di regalare cittadinanza agli immigrati”. “Se è stata una caduta di stile lo dica – aggiunge Salvini -. Noi siamo al governo per fare le cose serie e lo ‘Ius soli’ non è una cosa seria. Ricordo al distratto parigino Letta che l’Italia è il paese europeo che concede più cittadinanza. Se parla di ‘Ius soli’ vuol dire che vuole far cadere questo governo”.
E sulla candidatura a sindaco di Napoli di Catello Maresca, Salvini si e’ detto disponibile a rinunciare da parte del centrodestra ai simboli per sostenerne la candidatura: “Se volessimo pensare a un laboratorio Napoli dove i partiti danno una mano e lasciano che i cittadini siano protagonisti, io ci starei”. “Come entrare nel Governo Draghi – ha sottolineato il leader della Lega – per me significa un atto d’amore per l’Italia, perché il bene dell’Italia per me viene prima degli interessi di partito, Napoli è una città unica e straordinaria che merita qualsiasi sforzo. Io naturalmente sono segretario della Lega e sono orgoglioso di quello che la Lega fa da Nord a Sud, e appena finirà presenteremo una cinquantina di amministratori locali che aderiranno alla Lega in tutta la Campania”, ha concluso Salvini.