Ottimo risultato anche delle liste: Pd 17,2, De Luca presidente 13,3, exploit di Italia Viva col 7,4. Clamoroso flop di Caldoro con il 17,9, mentre la Ciarambino al 10 ma guadagna consensi a Napoli.
Un vero plebiscito la rielezione di Vincenzo De Luca a Presidente della Regione Campania, con il 69.6% dei voti ha travolto gli avversari che fin dall’inizio sapevano di avere poche chance. Caldoro si ferma al 17,9 % e la Ciarambino si attesta al 10%, Giuliano Granato di Potere al popolo realizza l’1,2, Luca Saltalamacchia di Terra l’1,1, Sergio Angrisano Terzo Polo lo 0,2 e Giuseppe Cirillo con il Partio delle buone maniere si ferma allo 0,1.
Dunque, una riconferma record del Presidente De Luca con cifre non lontane dal 72,9 % di Antonio Bassolino alla sua seconda elezione a sindaco di Napoli nel 1997 che però raccolse un consenso cosí ampio nella sola platea comunale, molto più ristretta.
Anche le liste a sostegno di De Luca hanno raccolto ottimi risultati. Il Pd con il 17,2 per cento si conferma primo partito di coalizione, la lista del governatore, “De Luca presidente”, col 13,3 per cento, Italia Viva al terzo posto con il 7,4, seguono Campania libera (5,2), Fare-Popolari (4,5), Noi campani (4,2). Sotto il 2 per cento le due liste verdi, i cattolici di Per e la sinistra di “Democratici progressisti”. Visti i risultati, oltre il 65%, la coalizione in Consiglio potrà contare sul massimo consentito di 32 consiglieri, i rimanenti 18 saranno assegnati a centrodestra e cinque stelle.
Stefano Caldoro chiude con un modesto 17,9 per cento, un 5,9 per Fratelli d’Italia, 5,5 per la Lega, 5,1 per Forza Italia. Valeria Ciarambino è ferma al 10 per cento su base regionale, ma a Napoli è seconda col 14,4 per cento, mentre Caldoro terzo col 14,2.
Il dato della Campania era ampiamente annunciato anche se previsioni e sondaggi davano De Luca vincente ma non con una forbice così ampia sugli avversari. I cittadini campani hanno rieletto l’ex sindaco di Salerno a prescindere dagli schieramenti.
“Grazie ai cittadini di Napoli e della Campania che mi hanno concesso di andare avanti in questa battaglia – ha detto De Luca dalla sede del suo comitato elettorale alla Stazione Marittima – Un dovere di onestà intellettuale chiarire che questo dato della Campania non può essere letto in termini di destra e di sinistra, la mia candidatura è stata sostenuta dal mondo progressista, com’è ovvio, maanche da tante forze della destra non ideologiche che si sono riconosciute nel lavoro di governo fatto in questi anni, non soltanto nella fase piu’ dura dell’epidemia ma anche nel momento del varo di un piano socio economico di oltre un miliardo di euro a sostegno delle imprese, delle famiglie, dei disabili e dei pensionati”.
Il Governatore ha voluto poi subito rilanciare i temi più urgenti, il lavoro e l’emergenza Covid. “Questo risultato ha espresso l’unità delle energie positive, delle forze sane. Ci stiamo preparando a mesi difficili – ha sottolineato De Luca – avremo tra qualche settimana il problema di decine di migliaia di lavoratori che perderanno la cassa integrazione, si è espressa in questa circostanza una unità di popolo che ritengo possa essere esempio positivo per l’Italia”. “Il futuro e’ già iniziato”, questo il suo slogan.
“Per quanto riguarda il Covid, siamo di fronte a una sottovalutazione drammatica della situazione dell’Italia. Vedo una distrazione generale, un rilassamento generale, l’ondata di ripresa dell’epidemia è già presente, forse non lo abbiamo capito – continua De Luca – E’ già diventata necessaria una linea di nuovo rigore e nuovo controllo su comportamenti non responsabili. Abbiamo intorno a noi Paesi con migliaia di contagi. Avendo aperto tutto, la Campania è una regione espostissima perchè con la più alta densità abitativa in Italia. Mi auguro che ad horas ci fermiamo e prendiamo decisioni conseguenti, superando il clima di rilassamento irresponsabilmente diffusosi nel nostro Paese”.
G.S.