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Da cinque anni il Napoli vince all’esordio: Spalletti non delude

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Ph Fabio Sasso/FPA

Napoli – Il campionato di Serie A è appena cominciato e c’era grande attesa per l’esordio del Napoli, che dopo la parentesi Gattuso è ripartita con l’allenatore toscano Luciano Spalletti. Il Napoli ha convinto e nonostante fosse rimasto in 10 dal ventiduesimo, e sebbene un rigore sbagliato da Insigne sullo 0-0, i partenopei hanno continuato a produrre gioco trovando poi le due reti decisive per il risultato finale. Una delle note più liete di questo Napoli è sicuramente Elmas, che sotto la guida di Spalletti potrebbe fare la differenza ed essere l’uomo in più. Continua la tradizione all’esordio: cinque successi nelle ultime cinque stagioni alla prima giornata.

Napoli-Venezia 2-0: decidono Insigne e Elmas

Il 22 agosto è stato un giorno importante per tutta Napoli che ha celebrato in un solo colpo il ritorno allo stadio e l’esordio del nuovo tecnico. Ovvio che tutti i riflettori fossero puntati sull’allenatore ex Roma, Zenit e Inter, e la sua squadra non ha deluso, seppur soffrendo un po’ più del dovuto. Di fronte agli azzurri il calendario aveva messo il Venezia, squadra neo promossa guidata dal giovane e di sicuro avvenire Paolo Zanetti, classe ‘82, che esprime un calcio ragionato e organizzato. Gli obiettivi stagionali di entrambe le squadre non sono mai stati un segreto: il Napoli inserito dalle quote sulla Serie A fra le possibili qualificate alla prossima Champions; mentre il Venezia dovrà difendere strenuamente la promozione in massima serie conquistata ai playoff l’anno scorso.

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Spalletti ha scelto un 4-3-3 per affrontare i lagunari con Osimhen a fare da vertice del tridente completato da Politano a destra e il campione d’Europa Insigne a sinistra. Pressing alto tanto da costringere quasi il portiere finlandese Niki Mäenpää a fare una “brutta figura”, facendosi rimpallare un rinvio da Osimhen che esce di poco alto sulla traversa. Proprio l’attaccante nigeriano è croce e delizia dei primi minuti del Napoli: tanto dinamico e pungente nelle combinazioni con Politano e Insigne, ma quanto ingenuo quando al ventiduesimo costringeva i propri compagni in dieci uomini a causa dell’espulsione rimediata per una manata a un avversario su un calcio d’angolo a favore.

Ph Fabio Sasso/FPA

Compattezza, idee, qualità e un grande Elmas

Ma l’inferiorità numerica ha paradossalmente dato l’occasione per mostrare il vero volto del Napoli che non ha smesso di attaccare e verticalizzare, creando diverse occasioni da goal anche in dieci. La più ghiotta era arrivata al minuto 56’, ma Insigne aveva malamente tirato il rigore in curva, quando mancavano poco meno di quaranta minuti alla fine del match. Ma solo quattro minuti più tardi un cross di Di Lorenzo, altro campione d’Europa, veniva rimpallato da Ceccaroni con il braccio considerato troppo largo: ancora rigore.

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Stavolta Lorenzo non poteva sbagliare e così l’1-0 metteva maggiore tranquillità ai partenopei. C’era però tempo per un brivido per i tifosi del Napoli, che vedevano infrangere la conclusione di Forte sul palo difeso alla destra di Meret al minuto 67’. Poco dopo il settantesimo Spalletti dava fiato a Politano facendo subentrare Lozano, e regalava la terza presenza in Serie A al classe 2000 Gianluca Gaetano, che entrava al posto di Ruiz. Elmas al 72 esimo chiudeva la gara con una bellissima incursione in area conclusa con un destro sul primo palo.

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Proprio il calciatore macedone può essere l’uomo in più per Spalletti e quindi per il Napoli. Il tecnico di Certaldo ha sempre esaltato questi tipi di centrocampisti, ricordiamo Perrotta a Roma utilizzato come “falso” trequartista con Totti punta. La stagione del Napoli è iniziata come le ultime cinque, e cioè con una vittoria, e come nelle ultime dieci stagioni Lorenzo Insigne è andato in rete. Ora la parola al campo, sul quale Spalletti deve fare bene anche in Europa,visto che la manifestazione dell’Europa League sembra alla portata degli azzurri.

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