Ieri sfiorata quota 1.600 di nuovi contagi Covid, con le strutture sanitarie vicinissime alla saturazione. A Napoli, esauriti i posti di degenza ordinaria Covid, l’Asl Napoli1 accelera dimissioni dei guariti per liberare posti letto.
Napoli – L’Unita’di crisi della regione Campania comunica che il rischio di contagio da coronavirus, “è passato da moderato ad alto, con una probabilità di progressione rapida della malattia con un RT di 1,33”. I dati degli ultimi giorni hanno fatto registrare un forte incremento dei tassi di occupazione sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria, con probabilità elevata di raggiungere soglie critiche il mese prossimo.
Il bollettino di ieri dei contagi Covid conferma il trend in salita, con 1.593 nuovi positivi su 12.695 tamponi processati. Complessivamente, sono 27.412 le persone contagiate dal virus Sars-Cov-2 dall’inizio della pandemia in regione. Di fronte a questa progressione di nuovi casi che non accenna ad arrestarsi, le strutture sanitarie in regione sono ormai alla saturazione. Nei reparti ospedalieri dedicati ai pazienti Covid, risultano ricoverate con sintomi 884 persone su 925 posti ordinari Covid, mentre quelle in terapia intensiva sono 85 con una capienza complessiva di 113. In isolamento domiciliare, vi sono 17.345 persone.
A Napoli, si registra la situazione piu’ critica. Non vi sono più posti liberi di degenza covid e scatta il piano di emergenza che prevede lo smistamento dei pazienti negli in altri presidi della rete regionale campana. L’Asl Napoli 1 sta accelerando le dimissioni dei guariti, per liberare posti letto.
Si stanno stringendo i tempi anche per l’implementazione del piano della regione, che prevede un incremento di 1.651 posti letto Covid, con 301 nuovi posti di terapia intensiva, 359 per la semi intensiva e 991 di degenza ordinaria, disponendo contestualmente, la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici non urgenti. Da mercoledì, tutta l’area del day surgery dell’Ospedale del Mare, sarà convertita in posti Covid, creando 40 letti di degenza e 8 di terapia sub intensiva.
Ieri De Luca ha firmato la nuova ordinanza, la numero 81, con la quale vengono confermate le precedenti disposizioni fino al 13 novembre, salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata.
E De Magistris, intervenendo ai microfoni del programma Radio anch’io, di Rai Radio 1, ha reso dichiarazioni molto critiche contro i provvedimenti adottati dal governatore De Luca: “Penso ci siano stati errori molto gravi della Regione e non è uno scaricabarile, i numeri parlano da soli. Le persone a casa sono sole, appena aumenta la febbre vanno in ospedale, il virus è fuori controllo, la medicina territoriale è stata smantellata già prima della pandemia. De Luca ha vietato anche ai medici di dire la verità. Il tampone viene fatto dopo molti giorni. Il problema non sono i ragazzi. Non prendiamocela con i cittadini che hanno avuto in gran parte un atteggiamento responsabile. Andremo sicuramente al lockdown in Campania, sono rimasti 15 posti in terapia intensiva”.
“Che tristezza – prosegue il sindaco – chiudere le scuole appena riaperte. Adesso il tema centrale è facciamo presto. In questo momento bisogna essere uniti, bene la marcia indietro del governo, Conte forse era stanco l’altra sera in conferenza stampa. La gente sta capendo che bisogna essere responsabili ma non rinunciare subito agli altri diritti”.